Allora è un vizio ...
Non bastavano le bollette del Palazzetto contese col Comune di Trapani: adesso pure l’ex Provincia, oggi Libero Consorzio Comunale, passa all’azione contro la società di Valerio Antonini. Con il decreto del Presidente Salvatore Quinci n. 63 del 4 novembre 2025, l’Ente ha autorizzato gli avvocati interni Giovanni Scaminaci e Vincenza Argento a promuovere un’azione giudiziaria (o extragiudiziaria) contro la F.C. Trapani 1905 per il mancato rimborso delle utenze dello Stadio Polisportivo Provinciale, che – secondo gli atti – ammontano a 111.299,14 euro.
La vicenda nasce da una convenzione firmata nel 2023, quando l’ex Provincia aveva concesso l’impianto di Erice alla società granata, impegnandosi ad anticipare le spese di luce e gas e a chiederne poi il rimborso. Nella stagione successiva (2024-2025), però, la clausola è cambiata: la società avrebbe dovuto volturarle a proprio nome. Cosa che – a quanto pare – non è mai avvenuta.
Il Libero Consorzio ha quindi anticipato i pagamenti e inviato numerosi solleciti, senza ottenere risposta. A settembre è partita la diffida formale: otto giorni di tempo per saldare il conto e regolarizzare le utenze, pena il ricorso al giudice e la risoluzione della concessione. Antonini non ha pagato, e così ora scatterà la causa.
Il Presidente Quinci, nel suo decreto, conferma tutto: “Si autorizza l’attivazione contro la società di qualunque azione giudiziaria o extragiudiziaria per il mancato rimborso delle utenze anticipate”.
Una decisione che arriva proprio mentre il Comune di Trapani ha aperto un’altra vertenza analoga, per le spese di gestione e utenze del Palazzetto (oggi Pala Shark). Insomma, il patron Antonini si ritrova accerchiato dagli enti pubblici che gli hanno dato in gestione gli impianti sportivi e ora bussano alla porta per riavere i soldi delle bollette.
Al netto dei complotti e delle crociate di Antonini e del suo partito "ad personam", Futuro resta un dato: il Comune e il Libero Consorzio si muovono per recuperare somme che – per contratto – spettano alla società.
E Trapani, che assiste all’ennesima telenovela tra burocrazia e sport, si chiede: che reazione dobbiamo aspettarci, stavolta?