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05/11/2025 18:33:00

Trapani, ecco il documento del Comune per la revoca del Palasport ad Antonini

Il Comune di Trapani ha formalmente avviato il procedimento di risoluzione, decadenza e revoca della concessione per la gestione del Palazzetto dello Sport “Ettore Daidone”, affidato alla Trapani Shark (già Trapani Shark SSD) nel 2023.
Il provvedimento, firmato dal dirigente del Settore Urbanistica e Patrimonio, ingegnere Orazio Amenta, è datato 5 novembre 2025.

I motivi della revoca

Al centro del documento c’è la trasformazione giuridica della società di Valerio Antonini: da SSD (società sportiva dilettantistica) a SRL (società commerciale), deliberata il 13 giugno 2024 e registrata il 26 maggio 2025.
Secondo l’amministrazione comunale, questo cambiamento snatura i presupposti della concessione, che per legge (art. 5 del D.Lgs. 38/2021) può essere attribuita solo a enti sportivi senza scopo di lucro.

Il Comune cita espressamente il Decreto Legislativo 36/2021, che obbligava tutte le società sportive a modificare i propri statuti entro il 30 giugno 2024 per adeguarsi alle nuove norme sul professionismo sportivo. Tuttavia, la Shark — scrive il Comune — non ha mai comunicato formalmente questa trasformazione, “nonostante la modifica dell’atto costitutivo fosse rilevante ai fini del possesso dei requisiti soggettivi”.

La modifica della natura giuridica della società, da dilettantistica a commerciale, viene considerata “una variazione sostanziale” che “incide sull’equilibrio economico e sui presupposti legali del rapporto concessorio”. In base all’articolo 189 del decreto, una concessione mutata in questo modo deve essere riassegnata tramite nuova procedura pubblica.

Le altre contestazioni

Nel provvedimento si rilevano inoltre gravi inadempienze amministrative e contabili.
Il Comune contesta alla società di non avere ancora completato la rendicontazione delle spese e dei lavori realizzati all’interno del Palazzetto, come previsto dall’articolo 11 della convenzione. Le fatture presentate, scrive l’ufficio, “non riportano regolare quietanza” e mancano i contratti d’appalto, i collaudi e le certificazioni di conformità degli impianti.

Anche i bilanci depositati — relativi al 2023 e 2024 — “non possono essere considerati strumenti di rendicontazione dell’attività di gestione dell’impianto”, poiché non separano in modo chiaro i costi e i ricavi della concessione da quelli generali della società.

Tra le irregolarità segnalate figurano inoltre:

  • mancato pagamento di 122.342 euro per le bollette elettriche;
  • assenza di contratti d’utenza regolari per acqua e luce;
  • mancata installazione di contatori dedicati per separare i consumi del Palazzetto da quelli di altri edifici comunali;
  • opere e spese non autorizzate.

Il Comune sottolinea anche che la convenzione prevedeva espressamente l’obbligo di promuovere attività di inclusione sportiva e sociale, ma “la documentazione fin qui fornita non dimostra l’effettivo avvio di tali attività”.

“La concessione non è più valida”

Il documento richiama in più punti il recente parere dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) dell’8 ottobre 2025, che ribadisce come gli affidamenti gratuiti di impianti sportivi pubblici possano avvenire solo in favore di associazioni o società dilettantistiche.

Per questi motivi, il Comune ritiene che “allo stato attuale non è rispettato il principio di continuità nel possesso dei requisiti” e che la concessione sia divenuta incompatibile con la natura commerciale della società affidataria.

Il provvedimento chiarisce che “la trasformazione da SSD a SRL ha modificato l’essenza del rapporto”, e che “il nuovo operatore economico non soddisfa i criteri di selezione qualitativa stabiliti inizialmente”.

30 giorni per le controdeduzioni

La Trapani Shark SRL ha ora 30 giorni di tempo per presentare osservazioni, documenti e controdeduzioni, oppure per proporre soluzioni alternative “ammissibili dalla legge”.
Scaduto questo termine, il Comune procederà all’adozione del provvedimento definitivo di revoca, tenendo conto anche della nota sindacale del 14 agosto 2025, che aveva già confermato la disponibilità del Palazzetto per la stagione in corso.

Il dirigente Amenta conclude il provvedimento con una formula netta:

“Il Comune di Trapani procede all’avvio del procedimento per la perdita del requisito soggettivo essenziale richiesto dalla legge per l’affidamento originario. Decorsi inutilmente i termini o in caso di controdeduzioni insufficienti, si procederà alla revoca della concessione e della convenzione”.

In attesa della risposta di Antonini

La palla — è il caso di dirlo — passa adesso alla società di Valerio Antonini, che potrà difendersi presentando la documentazione mancante o tentando un’interpretazione diversa della normativa. Ma il tono del provvedimento non lascia molti spiragli: per il Comune, la Trapani Shark SRL non ha più i requisiti per continuare a gestire gratuitamente il Palazzetto.