Droga, i nuovi arresti a Marsala. Così il crack inonda la città
A Marsala con dieci euro ti fai di crack. A volte anche meno. E chi ne fa uso si rovina, letteralmente: per gli effetti devastanti sulla salute, e per quelli che ha sull’essere umano, che dose dopo dose si annienta.
Il crack dà uno sballo immediato e potente, ma dura poco. E appena svanisce, ne vuoi ancora. E ancora. È una spirale mortale che in città coinvolge sempre più persone, anche giovanissimi. La cocaina e il crack, un tempo considerate “droghe da ricchi”, oggi si trovano a prezzi accessibili, e le piazze di spaccio non mancano.
Una delle principali, se non la più importante, è nel quartiere Sappusi, una zona popolare di Marsala spesso dimenticata dalle istituzioni, ma che resta al centro dei traffici di droga. Qui si vende di tutto: eroina, cocaina, crack. E qui, ieri mattina, i Carabinieri hanno arrestato sei persone accusate di aver ricostituito un gruppo criminale già smantellato anni fa con la “operazione Virgilio”.
Operazione “Omero”
Un nuovo colpo al traffico di droga a Marsala. All’alba di ieri, martedì 4 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Marsala, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere. Gli indagati sono accusati di far parte di un’associazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di cocaina e crack nel quartiere Sappusi.
L’operazione, denominata “Omero”, ha impegnato oltre 30 militari, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e delle unità cinofile di Palermo. Sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e personali alla ricerca di droga, armi, denaro e documenti.
Secondo gli inquirenti, il gruppo aveva ripreso il controllo della piazza di spaccio locale dopo la disarticolazione del precedente sodalizio nel corso dell'operazione "Virgilio", di un paio di anni fa. Le indagini hanno documentato non solo le fasi di approvvigionamento e distribuzione della droga, ma anche un sistema di recupero crediti fondato su estorsioni e minacce. Alcuni pusher, impossibilitati a pagare i debiti, sarebbero stati costretti a dare in pegno la carta del reddito di cittadinanza come garanzia. Un modus operandi emerso anche nelle precedenti inchieste.
Durante l’inchiesta sono stati arrestati due spacciatori in flagranza, segnalati decine di assuntori e sequestrati oltre 500 grammi di cocaina e crack. L’indagine conferma ancora una volta il ruolo centrale di Marsala — e in particolare di Sappusi — nel traffico di stupefacenti del Trapanese.
Operazione “Virgilio”
Il blitz di ieri è il seguito di una lunga battaglia delle forze dell’ordine contro lo spaccio nella zona. Già nel febbraio 2023, con l’operazione Virgilio, la Procura di Marsala aveva smantellato tre gruppi criminali attivi tra via Virgilio e le stradine di Sappusi. Undici persone finirono alla sbarra, accusate di traffico e spaccio di crack, eroina e cocaina, ma anche di estorsione, lesioni personali e persino un tentato sequestro di persona per il recupero di un debito di droga. Il processo è alle battute finali con le richieste di condanna fino a 30 anni di carcere.
Le indagini avevano rivelato l’esistenza di una rete di spacciatori ben organizzata, con una forte presenza femminile, capace di muovere migliaia di euro ogni giorno. I carabinieri avevano sequestrato 50 mila euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, e scoperto un sistema di telecamere abusive usate per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine. Quell'indagine partì dalla morte per overdose di una ragazza. Nel corso dell'inchiesta venne svelato il lato oscuro di Marsala, città in cui chi si fa di crack si rovina. Come quell'uomo che aveva bruciato 70 mila euro in crack.
La casa del crack
Solo pochi giorni fa, un’altra operazione della Guardia di Finanza di Marsala aveva portato all’arresto di un uomo che aveva trasformato la propria abitazione in una centrale dello spaccio. All’interno sono state trovate 30 dosi di crack, pipette da fumo, cocaina, hashish, due piante di marijuana coltivate nel giardino e un impianto di videosorveglianza per monitorare la zona.
Una casa-fortezza in cui lo spacciatore riceveva clienti anche di notte, per vendere droga al dettaglio. Un altro tassello di un fenomeno che continua a preoccupare la città.
Marsala resta uno dei centri più caldi del traffico di stupefacenti nel Trapanese, e il quartiere Sappusi, nonostante le operazioni e gli arresti, resta ancora una delle piazze di spaccio più attive della Sicilia occidentale.
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