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20/11/2025 06:00:00

Trapani: Rsa di Via Virgilio, lavori da chiudere entro il 2026. Dopo scatta la decadenza

Alla famosa Rsa di Via Virgilio, a Trapani,  il cantiere si è rimesso in moto. Non è una vera e propria “ripartenza”: in realtà i lavori non sono mai stati chiusi del tutto, anche se tra il 2023 e il 2024 si sono visti lunghi stop che hanno fatto pensare al blocco definitivo. La società Salustra ha però un margine preciso: un privato, quando ottiene una concessione edilizia, ha cinque anni di tempo per concludere le opere. E infatti, lo scorso maggio, l’azienda ha ottenuto un altro anno di proroga. Ora la data è scritta nero su bianco: maggio 2026. Entro quella scadenza la Rsa deve essere completata e messa in funzione. Se ciò non accadrà, la concessione decadrà automaticamente.

 

Il cantiere riguarda una struttura da 6.000 metri quadrati, con 50 posti Rsa e altri 20 in Cta. Un’opera imponente, che però nasce, come aveva rilevato Tp24 in un'inchiesta anni fa,  su un terreno che per il Piano Regolatore era destinato a verde pubblico. È questo il nodo che da anni divide tecnici, consiglieri e residenti: un pezzo di città pensato come parco e corridoio ambientale sta diventando un grande edificio sanitario. E la domanda è sempre la stessa: com’è stato possibile?

Qui la storia si complica. Nel 2007 il Comune aveva negato all'imprenditore mafioso Giuseppe Grigoli un supermercato proprio per quel vincolo. E nel 2020-2022 l’imprenditore Andrea Bulgarella, che aveva scelto un lotto lì vicino dove il PRG prevede strutture sanitarie, ha dovuto aspettare quasi due anni per i pareri, salvo poi ritrovarsi senza posti letto dopo una rimodulazione regionale. Il suo progetto è rimasto una scatola vuota. Salustra, invece, ha avuto un iter più rapido: la richiesta è del 2017, il Suap inizialmente segnala il vincolo a verde, ma la società risponde che 22 posti letto della struttura risultano già accreditati dal Servizio sanitario regionale. Quel dettaglio, pur con diverse incongruenze (i 22 posti risultano appartenere a un’altra società dello stesso gruppo), basta per spianare la strada alla variante urbanistica, approvata in Consiglio nel 2019 tra dubbi e contestazioni.

Opposizioni e tecnici hanno chiesto studi ambientali, spiegazioni sulla scelta dell’area e chiarimenti su un corridoio verde che, secondo molti, sarebbe fondamentale in una zona già fragile dal punto di vista idraulico. Il progetto si intreccia anche con i lavori per il sottopasso di Via Marsala: due opere pesanti nello stesso quadrante della città, dove per anni si era previsto un grande parco urbano.

L’assessore comunale Peppe Pellegrino difende l’iter e puntualizza: “La pratica era già istruita prima del 2018, noi l’abbiamo solo definita. La città non ha Rsa, la struttura è utile”. Una linea chiara, che però non chiude le altre domande sul percorso autorizzativo e sulle scelte urbanistiche.

Intanto i lavori continuano. E ora tutto ruota intorno alla stessa data: maggio 2026.
Se la struttura sarà pronta, aprirà.
Se non lo sarà, il titolo edilizio cadrà.