La Direzione Investigativa Antimafia ha svelato oggi, presso Villa Ahrens, sede del Centro Operativo della DIA di Palermo, il suo Calendario istituzionale 2026, dedicato a un tema di grande valore civile: le donne della legalità. L’evento segue la presentazione romana dello scorso 5 dicembre a Palazzo San Macuto, alla presenza del Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone.
Tavola rotonda e volti di coraggio
La presentazione è stata animata da una tavola rotonda moderata dalla giornalista Francesca Fagnani, con interventi di spicco: l’On. Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia; la Dott.ssa Lia Sava, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, prima donna a ricoprire tale incarico; la Dott.ssa Lorena Di Galante, Vice Direttore Operativo della DIA; e l’imprenditrice Elena Ferraro, nota per essersi opposta alle richieste estorsive dei Messina Denaro, oggi sotto scorta.
I lavori si sono conclusi con l’intervento del Dott. Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Donne al centro della memoria civile
Il Calendario Storico 2026 celebra le donne che, spesso in silenzio ma con determinazione, hanno sfidato la cultura mafiosa e scelto la legalità, contribuendo a cambiare il Paese. Non si tratta solo di immagini, ma di un vero e proprio percorso di memoria civica: ogni mese racconta storie di coraggio, sacrificio e determinazione.
Le protagoniste emergono in tutti i campi: istituzioni, società civile, arte, politica e vita quotidiana, intrecciando la speranza con la lotta alla criminalità organizzata.
Un simbolo per il personale della DIA
Il calendario conferma la sua natura istituzionale e identitaria, non solo come strumento simbolico ma anche come tributo al personale della DIA, che quotidianamente opera contro la mafia. L’edizione 2026, in particolare, mette in primo piano il contributo delle donne, sottolineando il loro ruolo centrale nella costruzione di una società più giusta e libera.