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15/12/2025 14:24:00

Trapani senza alberi: Erythros accusa il Comune di cementificare senza visione

Trapani continua a consumare suolo e a perdere occasioni di rinaturalizzazione urbana. A denunciarlo è l’associazione Erythros, che torna a puntare il dito contro l’assenza di un Regolamento del Verde e contro una serie di scelte urbanistiche che, secondo l’associazione, vanno nella direzione opposta rispetto alle politiche ambientali europee.

«Mentre l’Europa investe in resilienza climatica, riduzione della CO₂ e rinaturalizzazione urbana, l’amministrazione del Comune di Trapani procede nella direzione opposta», scrive Erythros in una nota. Una critica che parte da lontano: «Da otto anni chiediamo l’adozione di un Regolamento del Verde: un atto ancora assente, e la cui mancanza rappresenta una precisa responsabilità politica».

Nel mirino finiscono alcuni interventi recenti. «Dal parcheggio Egadi, inaugurato senza la messa a dimora di un solo albero, al precedente cambio di destinazione d’uso che ha consentito la realizzazione di una RSA in via Virgilio, sottraendo ai trapanesi un’area destinata a verde pubblico». Per l’associazione si tratta di «segnali inequivocabili di una visione che continua a considerare il verde come un optional e non come un’infrastruttura essenziale».

Il tema è tornato d’attualità anche in relazione al nuovo centro commerciale di via Senatore D’Alì. Il 2 dicembre scorso Erythros ha incontrato un referente della ditta Sottile s.r.l. per discutere della quasi totale assenza di alberi nell’area. «Già prima dell’inaugurazione avevamo segnalato l’ennesima scelta progettuale squilibrata: molto cemento, pochissimi alberi, la totale impermeabilizzazione del suolo», denuncia l’associazione, sottolineando gli effetti sul microclima urbano e sulla vivibilità degli spazi.

Durante l’incontro, Erythros ha ribadito un punto chiave: «La città ha bisogno di più verde, più ombra, più alberi. Non elementi estetici, ma strumenti necessari per contrastare l’aumento delle temperature, le isole di calore e l’inquinamento». Dal confronto è emersa una prima apertura: «Il referente dell’azienda si è dichiarato disponibile a valutare un’integrazione del verde e a promuovere un confronto con l’amministrazione comunale». Un segnale positivo, ma non sufficiente.

«La responsabilità principale rimane in capo all’amministrazione e ai suoi uffici tecnici», insiste Erythros, che parla di «interventi impermeabilizzanti» e di una linea progettuale «miope, tanto più grave in un territorio che ogni anno sperimenta temperature sempre più elevate». Non manca una stoccata anche alla struttura tecnica comunale: «È deludente constatare che, nonostante la presenza di personale giovane e qualificato, si continui a sacrificare il verde urbano senza una visione prospettica».

L’associazione annuncia che continuerà la sua azione di pressione pubblica. «Chiederemo con determinazione e trasparenza politiche di gestione del verde coerenti con gli standard europei», conclude Erythros, «perché Trapani merita una pianificazione moderna, lungimirante e finalmente attenta al suo futuro ambientale».