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16/12/2025 06:00:00

Cultura, sanità, agricoltura: dove vanno i soldi della nuova Finanziaria siciliana

La Finanziaria regionale entra nel vivo all’Assemblea regionale siciliana, e il rischio di uno scontro politico appare tutt’altro che remoto. Il disegno di legge, approdato in Aula con 30 articoli licenziati dalla Giunta, è arrivato a quota 134 dopo il passaggio in Commissione Bilancio. A rendere ancora più complesso il quadro sono circa 3 mila emendamenti presentati, che potrebbero rallentare l’iter. Sul tavolo restano nodi cruciali: dalle risorse per gli ex Pip, necessarie per portare l’orario di lavoro a 30 ore settimanali, ai fondi destinati ai Comuni. L’ipotesi più accreditata è quella di un maxi-emendamento per tentare di tenere insieme i diversi fronti aperti.

 

Forza Italia in fibrillazione

Nel centrodestra non mancano i malumori, in particolare in Forza Italia. Ieri in Aula il deputato azzurro Alessandro De Leo ha attaccato duramente il governo regionale, criticando l’iter seguito in Commissione Bilancio. Il testo, secondo De Leo, è stato “ampliato e appesantito”, senza un adeguato confronto politico.
“Abbiamo assistito a una pioggia di emendamenti senza alcuna analisi approfondita”, ha affermato, annunciando battaglia in Ars. Rivendicando la propria autonomia, il deputato ha aggiunto: “Non sono qui per ricevere ordini”.
Pur riconoscendo la presenza di misure condivisibili — come gli incentivi per l’occupazione stabile e il sostegno alle persone con disabilità — De Leo ha sottolineato come questi strumenti avrebbero meritato “un confronto serio e coordinato”.

 

Bilancio di previsione, crescono le risorse

Allegato alla Legge di Stabilità c’è il Bilancio di previsione, che registra un significativo aumento delle somme stanziate. Tra i capitoli più rilevanti figura il Fondo progettazione, destinato alla realizzazione di nuove opere pubbliche, alla manutenzione e al completamento di quelle esistenti, oltre agli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e di culto e sui beni confiscati alla mafia. Nel 2025 il fondo contava appena 9,3 milioni di euro.
Sul fronte delle Infrastrutture, sono previsti tre milioni di euro aggiuntivi rispetto ai 350 mila inizialmente stanziati per il 2026, destinati alla continuità territoriale dell’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso. Il titolare della delega è l’assessore Alessandro Aricò di Fratelli d’Italia.

 

 

 

Cultura, turismo e parchi archeologici

Ai Beni culturali, guidati dall’assessore Francesco Scarpinato (FdI), andranno 2 milioni e 350 mila euro per il solo 2026, cui si aggiungeranno 2,1 milioni per il biennio 2027-2028.
Al settore confluiranno anche le risorse del Fondo di solidarietà dei parchi archeologici: ai 2,4 milioni previsti per il 2025 si sommano 9 milioni stanziati dal governo per il periodo 2026-2028 e un ulteriore milione aggiunto dalla Commissione Bilancio per il prossimo anno, per un totale di 10 milioni di euro.
Non resta indietro il Turismo, assessorato guidato da Elvira Amata (FdI), che potrà contare su 16,5 milioni di euro per il triennio 2026-2028, oltre a 900 mila euro aggiuntivi nel solo 2026.

 

Agricoltura, sanità ed energia

Nuove risorse anche per l’Agricoltura, con l’assessore Luca Sammartino (Lega): 5,7 milioni di euro saranno destinati alla valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli siciliani nel prossimo triennio. A questi si aggiungono contributi ai Comuni per la razionalizzazione degli interventi nel settore agricolo (6 milioni e 480 mila euro) e alle imprese (5 milioni e 550 mila euro), per un totale complessivo di 17,7 milioni.
All’assessorato all’Energia, guidato da Francesco Colianni (Mpa), sono destinati 300 mila euro. Alla Sanità, con delega a Daniela Faraoni, vanno invece 13 milioni di euro, inseriti come rimborsi alle aziende sanitarie e ospedaliere per il personale in comando da altre amministrazioni.

 

Economia, istruzione e ambiente

Nel triennio 2026-2028 sono previsti 600 mila euro per le spese di comunicazione dell’assessorato all’Economia, guidato da Alessandro Dagnino, con l’obiettivo di promuovere le iniziative di politica economica.
Segno più anche per le Attività produttive, guidate da Edy Tamajo (FI): il fondo per l’organizzazione di eventi di promozione dei prodotti siciliani passa dai 6,7 milioni del periodo 2025-2027 agli 8,6 milioni del triennio successivo.
Incremento anche per l’Istruzione, con l’assessore Mimmo Turano (Lega): il fondo per le manifestazioni organizzate da scuole, università ed enti di ricerca sale a 750 mila euro per il 2026, grazie a un’integrazione di 150 mila euro aggiunta in Commissione Bilancio.
Rifinanziato infine il capitolo destinato alla tutela ambientale: 110 mila euro per contributi ai privati e un aumento significativo delle risorse per le amministrazioni locali, che passano dai 500 mila euro del 2025 a 1 milione e 650 mila euro nel prossimo triennio, sotto la gestione dell’assessorato guidato da Giusi Savarino (FdI).

 

Fondi a fondazioni ed eventi storici

Nella manovra finanziaria regionale trovano spazio anche diversi interventi a sostegno della cultura e della memoria storica. A beneficiarne sono tre fondazioni di rilievo: quella intitolata ad Antonio Presti, imprenditore e mecenate ideatore della Fiumara d’Arte; la Fondazione Sebastiano Tusa, dedicata all’archeologo scomparso tragicamente in un incidente aereo in Etiopia nel marzo 2019 mentre ricopriva l’incarico di assessore regionale ai Beni culturali; e la Fondazione Villa De Pasquale, con sede a Contesse, frazione di Messina.

 

Le risorse alla Fondazione Presti
Alla Fondazione Antonio Presti sono destinati 250 mila euro per la creazione, valorizzazione e manutenzione del “Museo diffuso di arte contemporanea”. Il progetto comprende diverse realtà già esistenti sul territorio siciliano: la Fiumara d’Arte; il nuovo Atelier sul Mare, l’albergo-museo realizzato dallo stesso Presti a Reitano, nel Messinese; il museo a cielo aperto “Asteroide 20049” a Villa Margi; Magma, il museo a cielo aperto nel quartiere Librino di Catania; e “La Grande Madre Etna – I Belvedere dell’Anima”.
A questi fondi si aggiunge un ulteriore contributo di 300 mila euro destinato alla fondazione e alla realizzazione della “Triennale della contemporaneità”, consolidando così il sostegno regionale alle attività culturali promosse dal mecenate.

 

La Fondazione Tusa e Villa De Pasquale
Un contributo straordinario di 250 mila euro è previsto per la Fondazione Sebastiano Tusa. Le risorse serviranno a “tutelare, diffondere, promuovere e valorizzare” la figura dell’archeologo, oltre a finanziare progetti culturali di “rilevanza internazionale”.
Confermato anche il finanziamento alla Fondazione Villa De Pasquale di Contesse: per il 2026 è previsto uno stanziamento di poco inferiore ai 400 mila euro. Cresce inoltre il contributo al consorzio “Cultura e tradizioni dei castelli di Sicilia”, che passa dai 150 mila euro del 2025 ai 200 mila euro previsti per il prossimo anno.