L’Istituto comprensivo «Luigi Pirandello–San Giovanni Bosco» di Campobello di Mazara, diretto dalla dirigente scolastica Giulia Flavio, si è aggiudicato a livello nazionale il bando dedicato ai «Viaggi del ricordo nei luoghi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata», con il progetto didattico «Ricordare per capire: memoria e identità nel giorno del ricordo».
L’iniziativa rientra nel Piano dell’offerta formativa dell’Istituto e rappresenta un’importante occasione di approfondimento su una delle pagine più complesse della storia italiana del Novecento. Obiettivo del progetto è sensibilizzare gli studenti al valore della memoria storica, sviluppare competenze critiche e civiche, promuovere una cultura del dialogo e favorire la riflessione su temi come identità, confini e migrazioni, attraverso lo studio delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Il percorso formativo si avvarrà del contributo di un team di esperti di rilievo nazionale, che affronteranno il tema da diverse prospettive. Interverrà Tommaso Baris, docente universitario di Storia moderna all’Università di Palermo, che ricostruirà la tragedia delle foibe dal punto di vista storico e culturale. Salvatore Lo Bue, docente universitario e umanista, offrirà invece una lettura letteraria e poetica degli eventi, mentre Tanino Bonifacio, critico d’arte e umanista, terrà una lectio magistralis sul racconto delle foibe attraverso l’arte e l’immagine.
Tra gli ospiti d’eccezione figurano Felice Cavallaro, giornalista e scrittore, firma storica del Corriere della Sera, e Diego Danzel, scrittore e giornalista, tra i pochi superstiti italiani delle foibe, autore del recente romanzo «Autodafé di un esule» (Rubbettino). Prevista anche la partecipazione del docente e scrittore campobellese Giorgio Luppino, che porterà la sua testimonianza familiare legata ai campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale.
Gli studenti, da dicembre ai primi di febbraio, saranno impegnati nella realizzazione di saggi brevi, racconti, poesie, disegni, murales e installazioni artistiche sul tema del ricordo e dell’identità. Verrà inoltre creata una piattaforma didattica condivisa con materiali, linee guida e risorse per i docenti coinvolti.
Il progetto culminerà il 10 febbraio 2026, in occasione del Giorno del Ricordo, con un evento conclusivo che prevede una mostra dei lavori degli studenti, letture pubbliche, performance teatrali e musicali, aperte alle famiglie e alla comunità locale.
È previsto anche un viaggio di istruzione nei luoghi simbolo della memoria, che toccherà Mestre, Gorizia, Trieste, Capodistria, Piemonte d’Istria e Rovigno, coinvolgendo studenti e docenti.
La dirigente scolastica Giulia Flavio ha espresso «profonda gratitudine a tutti gli esperti coinvolti e piena soddisfazione per il lavoro del team docente, sempre pronto a raccogliere nuove sfide culturali», sottolineando come l’Istituto di Campobello si confermi «tra i più all’avanguardia del territorio regionale, capace di coniugare memoria storica e innovazione, umanesimo e tecnologia». Il coordinamento del progetto è stato affidato alla professoressa Bia Cusumano, referente culturale dell’Istituto.