Dalla palestra di Capaci al gradino più alto del podio in Thailandia. Il sedicenne palermitano conquista il titolo mondiale di Ju-Jitsu U18, portando la Sicilia nell’élite delle arti marziali. Ci sono momenti in cui il respiro di un atleta si fonde con il battito di un’intera città. Momenti in cui i sacrifici invisibili, fatti di sveglie all'alba, studio intenso tra i banchi del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” e pomeriggi trascorsi a sudare sul tatami, trovano la loro sintesi perfetta in una medaglia d'oro. Quel momento, per Mattia Magro, è arrivato lo scorso novembre a Bangkok. All’Indoor Stadium di Huamark, con oltre 60 nazioni partecipanti, il sedicenne palermitano ha scritto una delle pagine più belle dello sport siciliano, laureandosi Campione del Mondo di Ju-Jitsu Fighting System (categoria Under 18, -52kg).
Il percorso di Mattia non è stato una semplice successione di incontri, ma una vera prova di carattere. Partendo dagli ottavi di finale, ha dovuto superare la resistenza tecnica e fisica di quattro giganti della disciplina: ha domato l'atleta di casa (Thailandia), ha superato la forza dei rappresentanti del Kazakistan e la precisione della scuola francese, fino alla finalissima contro un secondo kazako, dove il cuore e la tecnica hanno fatto la differenza.
"Ho ottenuto la medaglia d’oro che da anni desideravo, racconta Mattia, grazie all’aiuto dei compagni di squadra e soprattutto grazie alla mia famiglia ed al mio Maestro." Dietro questo successo c'è la mano sapiente di Cristian Minuto, maestro e coach dell’Akiyama Budo Club di Capaci. Una realtà che si conferma eccellenza assoluta, essendo attualmente la squadra più medagliata d’Italia. Il successo di Mattia non è isolato, brilla anche l'argento di Greta Di Maggio, a testimonianza di un vivaio che non sforna solo atleti, ma campioni veri. Nonostante i suoi 16 anni, Mattia Magro non è una sorpresa, ma una conferma cristallina. Il titolo mondiale di Bangkok è il coronamento di un triennio straordinario che lo ha visto, Campione Europeo a Lille (2023), Vicecampione Europeo a Bucarest (2024), Bronzo Mondiale ed Europeo tra il 2024 e il 2025. Si impone viva l'immagine di un ragazzo che, mentre i suoi coetanei rincorrono distrazioni, ha scelto la via della disciplina. Resta l'orgoglio di una Sicilia che osserva un suo figlio scalare le gerarchie mondiali con l'umiltà di chi sa che ogni traguardo è solo un nuovo punto di partenza. Mattia è tornato a casa, tra i corridoi del suo liceo e gli abbracci della famiglia, con la consapevolezza che, per un giorno, il mondo intero ha dovuto inchinarsi al suo talento.