La chiusura improvvisa del Castello Barbacane di Pantelleria continua a lasciare strascichi e polemiche. Dopo il danno simbolico e turistico per l’isola, arriva ora anche quello amministrativo: il Comune ha disposto il risarcimento di due coppie che avevano scelto il castello come luogo per celebrare il matrimonio civile.
Nel mese di ottobre si sarebbero dovuti celebrare due matrimoni civili proprio all’interno del Castello Barbacane, regolarmente prenotati in seguito alle pubblicazioni avvenute nei mesi di maggio e giugno. Tuttavia, il 31 luglio 2025 la struttura è stata chiusa a seguito di un sopralluogo del Demanio regionale, che ha disposto l’immediata indisponibilità del castello per eventi privati, compresi i matrimoni civili.
La comunicazione della chiusura è arrivata quando le coppie avevano già provveduto alla stampa delle partecipazioni di nozze, indicando come luogo della cerimonia il Castello di Pantelleria. Come risulta dagli atti, gli sposi hanno sostenuto spese pari a 425 euro per una coppia e 200 euro per l’altra, rivelatesi poi inutili.
A causa del cambio forzato di location, le coppie hanno dovuto ripresentare le partecipazioni di matrimonio, indicando un nuovo luogo di celebrazione, affrontando ulteriori costi non preventivati. Da qui la richiesta formale di rimborso delle spese sostenute per la stampa delle pubblicazioni con l’errata indicazione del Castello Barbacane, per un totale complessivo di 625 euro.
Il Comune, pur sottolineando di essersi attivato per collaborare con gli sposi nella ricerca di una nuova location e riconoscendo che la chiusura non è dipesa da una volontà diretta dell’ente, ha ammesso che il danno arrecato ai cittadini è stato inevitabile. Negli atti si legge che, sebbene non possa essere riconosciuto un ristoro per il “mancato utilizzo di una location di prestigio quale il Castello di Pantelleria”, l’amministrazione ritiene opportuno rimborsare le spese documentate sostenute per le partecipazioni.
Con un contributo una tantum, il Comune ha quindi deliberato il rimborso di 425 euro e 200 euro alle due coppie, così come richiesto e debitamente documentato.
Resta però il nodo politico e amministrativo più ampio: la chiusura del Castello medievale, uno dei luoghi simbolo dell’isola, continua a essere mal digerita dalla comunità pantesca. In molti si chiedono se esista una strada concreta per acquisirne la proprietà o quantomeno per restituirlo alla piena fruizione pubblica e civile. Per ora, tra cerimonie saltate e risarcimenti, il Castello Barbacane resta chiuso. E con lui, un pezzo importante dell’identità di Pantelleria.