Un patto sociale che metta insieme istituzioni, parti sociali, imprese, volontariato e mondo dell’istruzione per affrontare le criticità di Palermo e Trapani e rilanciare sviluppo e occupazione. È l’appello lanciato dalla segretaria generale della Cisl Palermo Trapani, Federica Badami, aprendo i lavori del Consiglio generale del sindacato, in corso all’hotel San Paolo di Palermo.
“È un momento cruciale per i nostri territori – ha detto Badami – bisogna rimboccarsi le maniche e valorizzare le luci, cercando di oscurare le ombre rappresentate dalla povertà crescente, da politiche sociali inadeguate, dal degrado urbano, dalla violenza cittadina e dallo smarrimento di tanti giovani”. Secondo la leader sindacale è necessaria “una sinergia profonda tra mondo del lavoro, politica e sistema educativo, comprese le università, per costruire percorsi comuni capaci di dare risposte concrete ai giovani”.
Badami ha sottolineato come Palermo abbia conquistato il primato nazionale nell’export, ma questo dato positivo non si rifletta ancora sulla qualità della vita. “Su 107 città – ha ricordato – Palermo è al 97esimo posto. Le periferie, spesso abbandonate e degradate, sono un indicatore chiaro di questa situazione”. Da qui la richiesta di servizi pubblici più efficienti e di politiche sociali strutturate, capaci di ridurre le disuguaglianze e garantire accesso a istruzione, salute e lavoro.
Riferimento anche alla provincia di Trapani, che ha ottenuto riconoscimenti per la capacità di intercettare i fondi del PNRR. “È considerata un modello virtuoso – ha spiegato Badami – ma nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita Trapani è al 93esimo posto, perdendo otto posizioni. Il nostro auspicio è che i progetti PNRR migliorino concretamente le condizioni di vita dei cittadini”. Tra le criticità evidenziate: criminalità diffusa, scarsa percezione di sicurezza, un mercato del lavoro che fatica a evolversi, la mancata valorizzazione delle risorse naturali e l’aumento della povertà.
Preoccupazione anche per il futuro dei fondi di coesione, considerati essenziali per lo sviluppo dei due territori. “Non possono diventare solo uno strumento per coprire ritardi o inefficienze – ha affermato Badami – il rischio è che vengano svuotati della loro funzione originaria proprio mentre il PNRR si avvicina alla scadenza. Sarebbe un errore grave per territori che da queste risorse dipendono per colmare ritardi strutturali”.
Sul fronte sociale, la segretaria generale ha richiamato i dati del Distretto socio-sanitario 42 di Palermo, che stimano migliaia di persone con disabilità grave o gravissima assistite da caregiver familiari. “In molti comuni – ha denunciato – la spesa per i servizi sociali è bloccata a causa della mancata approvazione dei bilanci. È inaccettabile che risorse fondamentali vengano tenute in ostaggio dalla politica”. Da qui la proposta, già avanzata dalla Cisl Sicilia, di riconoscere la personalità giuridica ai Distretti sociosanitari.
A concludere i lavori sarà il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, che ha ribadito la necessità di puntare su welfare, sanità e infrastrutture. “Serve un patto tra governo regionale, imprese e parti sociali – ha dichiarato – per monitorare la spesa del PNRR, programmare gli interventi futuri e attrarre investimenti capaci di creare sviluppo e occupazione di qualità, puntando su innovazione, ricerca e legalità”.