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30/12/2025 19:27:00

Il caso Trapani Shark. Penalizzazione e squalifica per Antonini. Cosa succede adesso?

La frattura tra la Trapani Shark e le istituzioni del basket italiano diventa ufficialmente insanabile. Il Tribunale Federale ha inflitto altri tre punti di penalizzazione al club siciliano, che si aggiungono ai cinque già comminati a inizio stagione, portando il totale a otto punti di penalità. Contestualmente, è stata disposta l’inibizione per due anni del presidente Valerio Antonini, fino al 30 dicembre 2027.

Una decisione pesantissima, che arriva al termine di giorni segnati da dichiarazioni incendiarie, minacce di non presentarsi alle partite e uno scontro ormai frontale tra società, Federazione e Lega.

 

La decisione del Tribunale Federale

Nel comunicato ufficiale, la FIP spiega che il Tribunale Federale ha ritenuto non accoglibili le eccezioni preliminari sollevate dalla difesa del club e ha ravvisato la sussistenza delle violazioni degli articoli 59 e 61 del Regolamento di Giustizia.

Per questo:

  • - a Valerio Antonini è stata inflitta una inibizione di due anni;
  • - alla Trapani Shark è stata comminata una penalizzazione di tre punti, da scontare nel campionato in corso.

La responsabilità contestata è sia personale sia oggettiva a carico della società.

 

Le dichiarazioni che hanno aggravato la posizione del club

La situazione si era ulteriormente deteriorata dopo la sconfitta interna contro Varese, quando il direttore sportivo Valeriano D’Orta aveva parlato apertamente di “atto persecutorio” da parte di Lega e Federazione, arrivando a ipotizzare la clamorosa scelta di non presentarsi a Bologna nella gara successiva.

Parole che hanno fatto scattare una reazione immediata delle istituzioni sportive.

 

La risposta di FIP e LBA: “Danneggiata l’immagine del movimento”

Il Consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro, riunitosi in via straordinaria, ha respinto ogni accusa di accanimento, parlando invece di un comportamento della società granata che “sta gravemente ledendo l’immagine dell’intero movimento”.

Il Consiglio ha conferito al presidente federale ampio mandato, anche di carattere legale, per tutelare la credibilità del sistema, invitando la Lega Basket Serie A ad assumere ogni decisione endoassociativa necessaria per evitare ulteriori danni al campionato.

Un passaggio che, nei fatti, apre formalmente anche allo scenario dell’esclusione.

 

Il nodo fiscale: il chiarimento che smentisce Antonini

Il punto più delicato – e probabilmente decisivo – riguarda il fronte fiscale. Dopo la diffusione da parte di Antonini di una nota dell’Agenzia delle Entrate, interpretata dal presidente come prova definitiva dell’assenza di debiti IRPEF e INPS, la FIP ha diffuso un ulteriore chiarimento ufficiale.

Secondo la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico-finanziario, sulla base di una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate di Trapani, il debito residuo non riguarda l’IVA, bensì ritenute IRPEF (e relative addizionali) e contributi previdenziali non versati, tutti riportati nei modelli F24 con cui sono stati utilizzati crediti IVA risultati inesistenti.

Un chiarimento netto, che – secondo la Federazione – conferma la fondatezza dei provvedimenti adottati sin dall’inizio, smentendo “ogni tentativo di strumentalizzazione”.

 

Classifica e conseguenze sportive

Con otto punti di penalizzazione complessivi, la Trapani Shark precipita in classifica, pur restando agganciata a metà gruppo solo grazie ai risultati ottenuti sul campo:

  • Bologna, Brescia 22
  • Milano, Venezia, Tortona 18
  • Trapani*, Trieste, Napoli 12
  • Udine, Varese, Cremona, Sassari, Trento 10
  • Cantù, Reggio Emilia 6
  • Treviso 4

(* otto punti di penalizzazione)

 

Una frattura ormai politica

La vicenda Trapani Shark ha ormai superato la dimensione sportiva e disciplinare. È diventata uno scontro politico e istituzionale, in cui da una parte c’è un presidente che parla di persecuzione e minaccia il ritiro, dall’altra un sistema federale che rivendica l’applicazione rigorosa delle regole e accusa il club di minare la credibilità del campionato.

Il punto di non ritorno sembra raggiunto.
Ora la domanda non è più se la Trapani Shark abbia torto o ragione, ma se e a quali condizioni potrà continuare a far parte della Serie A.