
Eletti e numeri delle elezioni provinciali a Trapani
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Le provinciali sono state anomale, una tornata di secondo livello che ha visto la casta votare la casta. Non sono mancate le sorprese, al netto di quelli che tutti chiamano tradimenti.
Le liste, gli eletti, i numeri.
La lista che sosteneva Salvatore Quinci presidente ha visto eletti Raccagna Ernesto con 7.157 punti( si tratta di cifra individuale ponderata), Foggia Francesco con 4.824; Barone Laura con 3.828, Iacono Fullone Giovanni con 3.094. Mentre i non eletti della stessa lista hanno totalizzato: Angelo Calogero 2964, Roselli Gaetano 2908, Barbera Pietro2.620, Spagnolo Giuseppina 1869, Pizzimenti Irene 507, Caltagirone Paola 0 punti.
La Lega, che è risultato il primo partito della provincia di Trapani, ha eletto: Messana Saverio con 4228 punti, Mazzeo Alberto con 3626. Tra i non eletti ci sono: Craparotta Pietro con 3470, Bonventre Paolo con 2306, Ciufia Giovanni con 938, Minaudo Francesco con 742, Gallo Federica con 588, Zummo Angela con 507,Terranova Adelaide con 294, Ferlito Antonina con 0 e Scarlata Giovanna con 0.
La lista Fratelli d’Italia ha eletto Maurizio Miceli con 5625 e Giusy Corbo con 5156. I non eletti: Fileccia Salvatore con 3913, Pollari Alberto con 2082, Poma Giuseppe con 308. Seguono poi una serie di consiglieri tutti a zero punti: Castiglione Francesca, Cracchiolo Sarah, Lo Piano Rametta Giovanni, Lo Sciuto Lilla Giovanna.
La terza lista della provincia è Forza Italia, che ha eletto Enzo Sturiano con 6635 e Vito Milazzo con 6100. I non eletti sono: Norfo Giuseppe 3108, Randazzo Giorgio 700, D’Aietti Giuseppa Rosa con 262, seguono poi tutti a 0 punti e sono Bascio Leonardo, Marchese Gabriella, Polisano Rossella, Titone Vanessa.
La lista della DC ha eletto due consiglieri provinciali e sono Walter Alagna con 4223 e la giovane Alessia Rizzo con 3188. I non eletti sono: Stuppia Salvatore con 1890, Mendolia Antonia Adriana con 1217, Cracolici Elisabetta con 938, La Sala Francesco con 294, Caradonna Salvatore con 231, Leo Maria con 231. A zero punti ci sono: Maltese Caterina. Orlando Francesco, Saccheri Salvo.
Le parole di Quinci
Il presidente del Libero Consorzio di Trapani ad elezione avvenuta ha dichiarato: "Questa elezione rappresenta un impegno chiaro: lavorare ogni giorno al fianco dei Comuni, ascoltare i bisogni delle comunità e trasformarli in azioni concrete. Siamo chiamati a costruire una Provincia capace di coordinare, supportare e valorizzare ogni singolo territorio, senza distinzioni e senza logiche di appartenenza.”
Nuovo approccio anche per la politica che, dice “Deve avere il coraggio di cambiare prospettiva, abbandonando schemi superati per rimettere al centro i cittadini e le loro esigenze. È il momento di guardare ai territori non come strumenti di consenso, ma come comunità da servire”.
Quinci senza maggioranza
La lista in sostegno del neo presidente Quinci ha eletto 4 consiglieri provinciali, i restanti 8 sono di centrodestra. Cambierà poco, Quinci dialoga con tutti e, senza dimenticarlo, è stato eletto con i voti del centrodestra spaccato.
Partiti e posizionamenti
Marsala ha eletto tre consiglieri provinciali: si tratta di Walter Alagna per la DC, Enzo Sturiano e Vito Milazzo per Forza Italia.
La cifra elettorale ponderata con il metodo d'hondt, acquisiti tutti i dati, ha visto la lista di Quinci presidente con 30.121 punti.
Nei partiti di centrodestra primeggia la Lega con 17.299 punti, segue Fratelli d’Italia con 17.244, poi Forza Italia con 17.067 e poi ancora la DC con 13.388.
Molto soddisfatta Eleonora Lo Curto per il risultato: "Le elezioni provinciali evidenziano due dati molto importanti, uno che riguarda segnatamente la provincia di Trapani dove la Lega si afferma come primo partito della coalizione di centrodestra, l'altro che riguarda tutta la Sicilia in cui si registrano percentuali a due cifre a dimostrazione che la Lega è ormai un partito forte e radicato in tutta l'isola. Di fronte a tutto ciò va osservato che abbiamo a che fare con una legge elettorale palesemente antidemocratica, con i cittadini esclusi dal diritto di partecipare e scegliere i propri organi di governo provinciali e soprattutto con l'evidente mancata segretezza del voto, facilmente riconducibile a chi esercita l'elettorato passivo. A Trapani questa elezione ha segnato la sconfitta del candidato presidente Giovanni Lentini grazie al voto disgiunto e trasversale che è venuto da chi candidato di liste del centrodestra ha votato il candidato di sinistra, per obbedire al proprio referente politico in guerra con l'altra metà del proprio partito. Ancora una volta é la politica la vera sconfitta, quella politica nella quale si celebrano finti congressi unitari e si fa la pace pensando di fare solo e sempre la guerra. A vincere dunque a Trapani non il bene comune, non il progetto ideale, non la condivisione di proposte ma l'egoismo personale, il narcisismo politico ormai elevato a valore vista la piccolezza degli uomini. Con orgoglio vanto il risultato ottenuto dalla Lega, partito unito, serio e compatto. Insieme all'assessore regionale Mimmo Turano ho lavorato per comporre una lista che é risultata la più forte e competitiva della coalizione, nella quale il confronto e la ricerca del consenso tra i candidati sono avvenuti in un corretto e leale gioco di squadra. Ringrazio tutti i nostri candidati per aver compreso il valore di questo impegno che se premia solo i primi due della lista tuttavia non può che essere il risultato di tutti e di tutto il partito. Ho rivolto al sindaco Lentini il mio apprezzamento per aver creduto nel progetto ma anche il mio disappunto per essere stato il bersaglio del tradimento squallido e scorretto di quanti pur candidati nel centrodestra hanno giocato la partita in un campo diverso. In ogni caso con gli odierni risultati, la Lega siciliana é sempre più legittimata a svolgere un ruolo centrale nel partito nazionale voluto da Matteo Salvini”.
Pure per Nino Germanà, segretario regionale della Lega in Sicilia, il risultato è stato straordinario: “Eleggiamo 13 consiglieri provinciali confermandoci sempre più come il partito dei territori, dei sindaci e degli amministratori locali. I numeri ripagano le fatiche di anni di lavoro della nostra classe dirigente che si è radicata in maniera capillare su tutto il territorio siciliano. Il dato delle Provinciali rappresenta un buon viatico e da domani continueremo il lavoro di squadra con la consapevolezza di avere margini di crescita enormi come rileviamo nel voto di province quali Messina e Trapani dove otteniamo il 18% o Catania con quasi 17%”.
Fileccia transita in Amo Trapani
Ha deciso di correre per le provinciali dentro la lista di Fratelli d’Italia ma non ha mai aderito al partito. Ha dimostrato tuttavia di avere maggiori punti specie a Trapani rispetto al segretario provinciale meloninano, Miceli. L’indomani dello spoglio aderisce al movimento di Giuseppe Guaiana: “Da mesi sono l'unico rappresentante dell'opposizione nel gruppo misto formato da altri 7 Consiglieri di Maggioranza. Ieri ho deciso di confluire nel gruppo Amo Trapani per poter spazzare via l'inerzia e poter dare forza alla lotta contro questa Amministrazione che sa solo aumentare le tasse. Chi vorrà da oggi fare scelte sul territorio dovrà tenere in considerazione il PESO SPECIFICO di chi sta lottando per i Trapanesi.
Insieme a un ormai rigenerato Giuseppe Guaiana con gli amici Santo Vassallo e Silvestro Mangano , potrò ritornare a partecipare a conferenze e vita organizzativa di questo Consiglio. Se consideriamo che" Amo Trapani" rappresenta da anni la prima lista di questo Comune , con il mio arrivo CHIUNQUE dovrà confrontarsi e colloquiare con questo Simbolo Politico , senza ergersi su piedistalli sudati da Noi!Da ieri è iniziata una nuova fase , una nuova strada che porterà questa Città a liberarsi dai pesi e dagli sterili cammini”.

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