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01/03/2018 06:52:00

Birgi - Ryanair. La politica continua a litigare su quello che rimane dell'aeroporto

 Capisci che la situazione è veramente grave quando addirittura pubblica un comunicato stampa Stefano Pellegrino, il deputato marsalese di Forza Italia, "desaparecido" dagli schermi della politica locale dopo la sua rielezione di Novembre.

Per sentire il bisogno di dire qualcosa, anche lui, vuole dire che la situazione all'aeroporto di Trapani - Birgi è grave. Che poi, la cosa pazzesca è che non è successo niente. Il nostro territorio vive un'ennesima crisi isterica, ma non è successo niente, di fatto.

Ryanair ha confermato che anche nella prossima estate a Birgi ci sarano solo quattro voli. Ma era una cosa che già si sapeva, da tempo. Certo, fa effetto il comunicato della società irlandese che, senza molti giri di parole dice: senza soldi, non si vola. Ma all'Airgest sono stati gli ultimi a sorprendersi, perché dopo la sospensione del bando da parte del Tar si sapeva già che si era fuori tempo massimo per ogni programmazione.

Ieri comunque c'è stata la gara a chi faceva più comunicati stampa. Quelli di centrosinistra hanno accusato Musumeci e soci, i nuovi arrivati del centrodestra hanno accusato le scelte di chi li ha preceduti. La verità, in questo caso, non sta in mezzo, ma sta dappertutto. Nel senso che la colpa è di tutti. Di tutti coloro che in questi anni hanno generato un sistema malato per cui una sola compagnia aerea veniva e viene pagata (anzichè pagare...) per fare il bello e il cattivo tempo, un sistema nel quale un'intera economia si regge sul turismo, ma non in maniera strategica, ragionata, no: perché c'è l'aeroporto, e dunque arrivano i turisti, e dunque ognuno può fare della sua seconda casa un bed and breakfast e improvvisarsi imprenditore. Abbiamo un aeroporto internazionale, a Palermo, a due passi, neanche un'ora d'auto. E facciamo finta che non esista, per ragioni di orgoglio. Con gli stessi soldi dati a Ryanair in questi anni avremmo potuto inventare mille modi per migliorare i collegamenti con l'aeroporto di Palermo, che fa quasi sei milioni di passeggeri l'anno.. 

 

La colpa è di tutti i politici, perchè tutti hanno piazzato i loro nipoti e amici all'Airgest. E se avessero messo la stessa passione a discutere di sviluppo non saremmo arrivati a questo punto. Facciamo un solo esempio: i Comuni pagano Ryanair sotto forma di finta pubblicità, per farla volare da e per Trapani. Bene. Nessuno dei Comuni si è mai sognato in questi anni di sfruttare questa pubblicità (a bordo, nella rivista, nel sito...) che comunque era pagata, e pure tantissimo...

Ad ogni modo, ieri sono intervenuti tutti, pure il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Leggo e sento dichiarazioni di vergognosa speculazione elettorale sull’aeroporto di Trapani. Chi per pudore dovrebbe tacere non lo fa. Il mio governo è adesso chiamato ad affrontare una condizione di emergenza, determinata da una decisione del Tar e dai capricci di una compagnia aerea. Spetta al rinnovato vertice dell’Airgest adottare ogni utile iniziativa per porre riparo ai danni del passato. Il nuovo governo regionale non farà mancare il proprio sostegno ad un piano di rilancio dell’aeroporto trapanese che sia serio e concreto. Le chiacchiere dei ciarlatani le rimandiamo al mittente“.

Sulla vicenda prima erano intervenuti: Pamela Orrù, Paolo Ruggirello, Antonella Milazzo e Anna Maria Angileri,  molto critici nei confronti del governo regionale. In difesa di Nello Musumeci sono invece intervenuti i deputati regionali marsalesi Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino. Sergio Tancredi, per il Movimento 5 Stelle, ha annunciato di aver presentato una mozione all’Ars in cui chiede alla Regione di rivolgersi al governo nazionale per chiedere aiuti di Stato in modo da mettere in sicurezza il futuro del “Vincenzo Florio”. Sarebbe il colmo. Un aiuto che viola la concorrenza, per garantire una procedura che viola la concorrenza. 

Tutte queste parole non servono a nulla. L'unica speranza è che Airgest convinca Ryanair ad aumentare le rotte, e si faccia in fretta il nuovo bando, come ha assicurato ieri su Tp24.it il nuovo presidente Paolo Angius. Per il resto, bisogna capire che così non si può continuare...