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11/03/2018 23:59:00

Marsala - Kamarat le pagelle

Passeggia il Marsala sul "corpicino giovane" del Kamarat di mister Renato Maggio. Una partita senza discussione e senza mordente andata in scena nel primo vero pomeriggio primaverile che ha regalato poche emozioni, e comunque tutte a senso unico. Il Marsala, col 4-0 agli agrigentini, mantiene la stessa distanza dal Licata (tre punti, gialloblu vittoriosi 4-0 sul Mussomeli), e noi di Tp24 proviamo a dare... "i numeri"!

(L'articolo "consueto" sul match lo potete leggere qui)

Voto 5 alla comunità sportiva marsalese: in una giornata di splendido sole sono soli in 500 i tifosi venuti ad assiepare i due settori aperti dell'ex Stadio Municipale. Vero è che il match non era di cartello (e che a conti fatti lo spettacolo non sia valso i 7€ del costo del biglietto di tribuna), ma era pur sempre una delle ultime tre sfide casalinghe della stagione del Marsala Calcio, in un rush finale decisivo ai fini del ritorno o meno in Serie D. E poi, la lodevole iniziativa della giornalista Antonella Lusseri "#stessasquadra" sulla sensibilizzazione verso il tema del femminicidio e della violenza di genere meritava sicuramente una platea più corposa. Non ci giriamo intorno: giocava la Juventus in contemporanea, e purtroppo vige ancora la mentalità tutta italiana di supportare innanzitutto una squadra torinese (o milanese, o romana, o napoletana e così via) rispetto a quella della propria comunità. Poltronari
Voto 7,5 al tifo organizzato lilibetano:
una quarantina i sedicenti "ultras" arroccati in curva. Segnali di ripresa da una delle maggiori componenti dell'identità di qualasiasi squadra di calcio. Dopo due anni di buio e disaffezione, che stia cominciando a tornare il sereno? Pregevole anche il continuo incitamento ai ragazzini ospiti in maglia gialloblu. Incoraggianti
Voto 6,5 a mister Ignazio Chianetta:
dopo la brutta debacle di Licata (della cui responsabilità l'allenatore marsalese ne detiene una buona fetta) si presenta al facile impegno casalingo comunque tirato a lucido, schierando la migliore formazione possibile. A risultato acquisito dà spazio e minutaggio a tutta la panchina, anche se possibilmente poteva permettersi di essere un filo meno attento, far rifiatare qualche "grande" in più rispetto al solo Parisi (Sekkoum? Candiano? Manfrè?) e dare spazio ad altri elementi dal 1', e ad altri juniores nella ripresa, rimasti invece mestamente in tribuna anche oggi. Attento
Voto 6 a mister Renato Maggio:
il suo Kamarat arriva a Marsala decimato dagli infortuni e dalle squalifiche, e lo fa con la mente già rivolta al prossimo impegno casalingo contro il Campofranco (come ammette candidamente in sala stampa), non riuscendo nemmeno a trovare un tesserato portiere di ruolo e dovendo adattare il "disgraziato" sedicenne Nocera in porta, un calciatore di movimento. E' arrivato per perdere ed ha perso. Nota di merito? Le solite sportività e signorilità dimostrate a fine partita, con i complimenti all'ambiente ospitante in sala stampa e i sinceri applausi tributati ai 600 spettatori in campo a fine partita. Accontentato
Voto 7 a Lo Coco:
scegliamo lui al posto di un altro perché in lui vediamo incarnati i valori del "gregario". Lo Coco, classe 1983, attaccante di razza con una carriera di quasi vent'anni alle spalle a distribuire gol in categorie superiori all'Eccellenza è arrivato nel mercato di riparazione di dicembre a Marsala con la certezza di essere un comprimario, ma con la speranza di giocare molti più minuti di quanto non gli abbiano poi concesso Chianetta e Sciacca. Lo Coco si è però messo a disposizione del gruppo ed ha timbrato il cartellino quando ne ha avuto l'occasione (in trasferta contro il Città di Casteldaccia, in casa contro il C.U.S. Palermo e quest'oggi in casa contro il Kamarat). Esemplare come tutti gli altri "gregari di lusso" (Maltese, Giannusa, Scarpitta, Cammareri). Disciplinato
Voto 9 al presidente Peppe Milazzo:
l'Avvocato continua ad essere il cuore pulsante di questo gruppo. Riceve complimenti a destra e a manca, dispensa serietà e sportività come mai aveva fatto alcun "patron" azzurro degli ultimi 18 anni. Dopo i complimenti del Licata, raccoglie anche quelli del Kamarat come già capitato con (quasi) tutti i team ospitati al Lombardo Angotta durante questa stagione. Dopo i grossolani errori di "gioventù" commessi ad inizio campionato si dimostra un attento osservatore del mondo "pallonaro", con l'augurio che dopo i complimenti raccolga fra le mani qualcosa di altrettanto importante.