Quantcast
×
 
 
10/06/2018 08:19:00

Marsala, il Tribunale e il “processo simulato” per avvicinare i giovani alla Giustizia

 “Far capire ai giovani come funziona, in concreto, la giustizia penale”. Contribuendo, così, alla formazione di “cittadini consapevoli e responsabili, nonché rispettosi di sé e degli altri”.

E’ stato questo l’obiettivo del “processo simulato” messo in scena nell’aula “Paolo Borsellino” del Tribunale di Marsala da studenti di scuole superiori di Marsala e Mazara del Vallo. L’iniziativa, realizzata nell’ambito di un progetto di “alternanza scuola-lavoro”, è stata del Tribunale di Marsala, presieduto da Alessandra Camassa. Le scuole che hanno aderito al progetto sono state i Licei “Pietro Ruggieri” (scientifico), “Giovanni XXIII-Cosentino” (classico e professionale) e “Pascasino” (Scienze umane e Linguistico), di Marsala, l’Istituto industriale “D’Altavilla-Accardi” di Mazara. E oggi, dopo diversi mesi di “prove”, coordinate da magistrati, avvocati e insegnanti, gli studenti/attori hanno indossato i panni di magistrati, pm, avvocati, testimoni e imputato per rappresentare un processo realmente celebrato alcuni anni fa. Quello che nell’aprile 2013 ha visto la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione, per concorso in tentato omicidio, del romeno Marian Ciubotaru. Presente anche il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Fiorella Palumbo, che ha dichiarato: “Per i ragazzi il confronto con la giustizia è di grandissima rilevanza perché possano comprenderne il valore, l’importanza e l’utilità in un sistema sociale dove si rispettano le regole”. Sin dallo scorso novembre, a coordinare le fasi preparatorie del “processo simulato” è il stato il giudice Francesca Maniscalchi. “La finalità del progetto – spiega il magistrato - era quello di far entrare i ragazzi nei meccanismi, abbastanza complicati, del processo. E’ stato faticoso per tutti, ma alla fine, per l’entusiasmo dei ragazzi e la nostra passione, è stata una bella esperienza. La difficoltà principale è stata quella di far capire agli studenti le regole principali del funzionamento del processo penale e quanto è difficile giungere ad una decisione, che in questo caso è stata di condanna, ma siamo riusciti a far comprendere loro quanto questo lavoro sia delicato e di responsabilità”. “Non si è trattato di una rappresentazione teatrale – sottolinea, infine, presidente Alessandra Camassa - ma di un progetto di apprendimento sul campo, legalità non formale ma sostanziale”.



Scuola | 2024-05-01 19:16:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Trapani, quando i cani entrano in classe ...

Un progetto per insegnare ai bambini a "parlare" con gli amici a 4 zampe, così da comprendere il valore del rapporto reciproco e del rispetto. Questo l'obiettivo di "Un compagno a 4 zampe" portato a termine con successo...