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03/07/2019 06:00:00

La beffa della 104 che blocca i siciliani al Nord. Boom a Trapani, insegnanti indignate

  Per i tanti insegnanti siciliani in servizio al Nord Italia, trasferirsi sull’Isola è una missione impossibile. A meno che non si utilizzino i vantaggi della legge 104, quella che tutela i disabili e anche chi deve assistere parenti con disabilità.


Una legge sacrosanta, che garantisce il diritto alla salute, ad una vita dignitosa del malato. Ma è anche una delle leggi più abusate. Lo sanno i tanti insegnanti con anzianità di servizio e punteggi ragguardevoli che si sono visti superare in graduatoria da persone con meno punteggio, ma che hanno fatto istanza attraverso la 104 per tornare ad insegnare in Sicilia.


E l’isola anche quest’anno ha il primato dei trasferimenti fatti con la 104. Un boom che fa storcere il naso alle insegnanti che non hanno utilizzato questo escamotage, e che fa pensare che ci sia più di qualche furbetto in giro.


Basta guardare i numeri. In Sicilia per l’anno scolastico 2019-2020 hanno beneficiato della 104 ben 302 insegnanti, che hanno occupato così il 79,5 per cento delle 380 cattedre disponibili nelle scuole elementari dell’Isola. Un dato incredibile se confrontato con quello nazionale. Infatti in tutta Italia le precedenze - così si chiamano i balzi in alto nella graduatorio per il trasferimento per chi usufruisce della 104 - sono il 21,7%. Questa la situazione nelle scuole elementari.


Dati che la dicono lunga su quanto sia impossibile per le migliaia di insegnanti che da anni cercano il trasferimento nel proprio territorio di origine. Una beffa per chi ha i titoli per ottenere il trasferimento e poi si vede la strada sbarrata dal boom di persone che, anche senza curriculm all’altezza, scavalca la graduatoria perchè è disabile o assiste un parente stretto malato.


Il boom si ha nelle scuole elementari. Alle medie il 6 % dei trasferimenti in Sicilia avverrà con la 104, contro il 4% a livello nazionale. Per la scuola d’infanzia le precedenze sono state del 20%, contro il 10 a livello nazionale.
Ma c’è un caso Trapani. Perchè la nostra provincia anche quest’anno ha fatto registrare qualcosa di songolare, e per diversi insegnanti molto anomalo.


Su 37 posti disponibili per i trasferimenti in provincia nella scuola elementare 37 posti sono stati assegnati a insegnanti che hanno utilizzato la 104. Un dato impressionante, il 100%. La provincia di Trapani è completamente chiusa per chi non ha un parente da assistere o non ha una disabilità.


E le insegnanti che sono rimaste fuori adesso scendono sul piede di guerra.
Ogni anno è un provarci e riprovarci, e vedersi scavalcati da un utilizzo della legge sempre più abusato. Quest’anno non è cambiato nulla dagli anni precedenti, dallo scorso anno, ad esempio, quando un’insegnante, Antonella Mauro, raccontava su Repubblica: "Sono consapevole che la legge 104 e’ una legge importante e preziosa per tutti coloro che hanno dei seri e gravi problemi di salute, sia personali sia dei propri familiari, e proprio per questo deve essere difesa e non deve essere strumentalizzata per finalità diverse, come, sembra, stia accadendo. Per questo penso vadano fatti degli accertamenti seri e sistematici, e non soltanto a campione, per accertare le eventuali irregolarità".

Adesso le insegnanti della provincia di Trapani hanno deciso di vederci chiaro.
Non convincono questi boom dell’utilizzo della 104, e non convincono neanche le regole di calcolo delle “precedenze”. Infatti un gruppo di insegnanti, al momento una cinquantina, ma che sono destinate a salire, hanno espresso tutto il malcontento per una situazione strana.


"Apprendiamo con disgusto - spiega l'insegnante Floriana Oliva, che scrive a nome del gruppo di insegnanti - che in provincia di Trapani ci sono stati 37 trasferimenti interprovinciali, tutti con precedenza prevista dal Ccni (Contratto collettivo nazionale integrativo). Le precedenze si attribuiscono a disabili, a persone che assistono familiari disabili, a persone che si ricongiungono al coniuge militare. Precisiamo che la maggior parte di questi docenti trasferiti ha punteggi bassissimi, a discapito di docenti con punteggi altissimi che risultano, dopo decenni, ancora titolari fuori provincia. Casualità o truffa? Hanno tutti realmente diritto alle precedenze? Perché, se così non fosse, si toglierebbe dignità a una legge, la 104, nata a tutela dei meno fortunati ma, stando ai fatti, notevolmente abusata... ".


Si parla di norma abusata anche per un meccanismo che consente di sommare le percentuali di disabilità dovute a disturbi minori. Un meccanismo che consente a chi ha diversi piccoli acciacchi di superare anche chi deve assistere familiari con gravi disabilità, e insegnanti che non usufruiscono della 104 ma hanno curriculum di tutto rispetto. Su Repubblica, qualche giorno fa, la segretaria regionale di Flc-Cgil, Graziamaria Pistorino, raccontava “casi in cui vengono sommate malattie come la psoriasi, l’esaurimento nervoso cronico o una sordità lieve con altre patologie, arrivando alla soglia del 67 per cento che permette di passare in testa alla graduatoria”.


Sempre la sindacalista, però, sottolineava che le percentuali di trasferimenti con la 104 in Sicilia sono alte perchè le cattedre sono poche.
Cosa fare allora? Le insegnanti chiedono più controlli sulle certificazioni e rivedere il sistema delle graduatorie. Le insegnanti stanno pensando, in tutti i territori, di presentare degli accessi agli atti, ma sanno già che verranno coperti con gli “omissis” le patologie per cui sono stati presentati i certificati. Allora sperano che le procure indaghino su un sistema beffardo.