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06/08/2019 02:00:00

Sicilia, metà dei nuovi presidi assunti costretti a fare la valigia

Neopresidi con la valigia. Oltre la metà dei nuovi dirigenti scolastici siciliani, vincitori del concorso bandito nel 2017, saranno destinati a dirigere una scuola fuori dalla Sicilia. E probabilmente al Nord. Lo scorso primo agosto, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato la graduatoria definitiva della selezione che consentirà l’assunzione dal prossimo primo settembre di quasi duemila nuovi presidi. Per l’esattezza saranno 1.984 quelli che prenderanno servizio tra meno di un mese. Ma dove? Entro il 4 agosto i vincitori del concorso dovevano esprimere, partendo quasi certamente dalla propria regione di residenza, l’ordine di gradimento delle 17 regioni italiane in cui ci sono sedi libere. Perché per la prima volta dopo un paio di decenni il concorso è in ambito nazionale.

Ma i numeri non sono molto favorevoli ai siciliani. Perché entro le posizioni utili (le 1.984 di cui sopra) rientrano ben 203 insegnanti che hanno svolto gli esami scritti nell’Isola e, presumibilmente, sono nati in loco. Perché il test di ammissione e le prove scritte si sono svolte a livello regionale, mentre la sola prova orale è stata celebrata su dimensione nazionale. Ma le poltrone di capo d’istituto libere in Sicilia sono appena 94 e, se non verranno occupate da candidati delle regioni vicine (Calabria, Campania, Sardegna) posizionati meglio in graduatoria, 109 vincitori siciliani saranno costretti a fare le valigie alla volta di una scuola oltre lo Stretto.


L’assegnazione della prima sede sarà tuttavia una specie di lotteria perché un algoritmo ministeriale scremerà le richieste in base al piazzamento finale in graduatoria e in base alla lista delle regioni messe in ordine di preferenza dai singoli candidati. Potrebbero essere quindi di più i siciliani costretti a iniziare la propria carriera da preside in altre regioni. È al nord che ci sono più presidenze libere: 359 in Lombardia, 239 in Piemonte, 212 in Emilia-Romagna e 264 in Veneto. Dopo l’esodo degli assunti con la Buona scuola, sarà la volta dei presidi siciliani che nella loro prima uscita dovranno mettersi in gioco al di fuori del proprio ambiente.