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08/10/2020 19:30:00

Approdo indiano del pittore Cuttone

 Il pittore Giacomo Cuttone arriva in India. Lo scrittore ed editore Shajil Anthru (Trivandrum Kerala- India) edita la rivista indiana “Litterateur Redefining world/ottobre 2020” con l'immagine di copertina che riproduce il dipinto “L’enigma della mano” (acrilico su tela 80x80 del 2028) dell’artista siciliano Giacomo Cuttone. Le prime pagine, a partire dagli inizi della sua ricerca pittorica, sono dedicate ai suoi lavori, alle sue mostre (“Lavatoio Contumaciale” di Tomaso Binga, Roma), ai lavori che hanno accompagnato poesie (di chi scrive) e testi poetici collettivi (curati da chi scrive), o di Giacomo Giannone, o di Francesca Incandela, o al libro con Gianmario Lucini (“Il canto dei bambini perduti”, Ed. CFR, Piateda, 2013).

La rivista riporta anche foto che lo riprendono con diversi soggetti e autori da lui conosciuti e frequentati. Fra questi non manca una foto in compagnia con Leonardo Sciascia. Della pittura di Giacomo Cuttone non si può non cogliere un respiro d’ampia circolazione e attenzione. Suoi lavori oggi compaiono su diverse e qualificate testate elettroniche. Si ricordano per esempio i nomi di “Spiragli”, “Retroguardia”, “Argo”, “La macchina Sognante”... Anche la storica rivista (cartacea) romana “Fermenti”, discorrendone e a firma di chi scrive, ha ospitato le opere del nostro artista. Estrapolando da una nostra nota critica (per il catalogo della Mostra Nazionale “Ricercando l’arte contemporanea” di Agrigento, cui partecipa con “Il Satiro e il suo riflesso”, “Ritratto di Sicilia 4”, “Il lento scorrere del tempo”, “Buona sorte”), le sue sono opere che dialogano e giudicano gli eventi del nostro tempo per uscire dall’accecamento e dal consenso amministrato. Nelle opere dell’artista siciliano, Giacomo Cuttone, le pulsazioni cromatiche, po(i)eticamente mescolate, infatti si fissano come una funzione produttiva di spinta e sussunzione storico-critica.

Un’azione artistica cioè che spinge e tocca “la memoria polimorfica del vivente per immergersi nella topologia e nella temporalità delle sue forme sommerse e/o emerse. Sono l’andare ondulatorio lungo il quale il gesto pittorico accompagna lo sguardo a focalizzare l’alto, il basso e l’infra-mezzo delle espressioni incorporate. L’attuale che coagula il presente del passato e del futuro. Come dire l’incrocio che raggruma il dis-correre delle forme nello stupore dell’istante che sa dell’invisibile, mentre, lacerando gli ombrelli dei ripari protettivi delle convinzioni e delle convenzioni del mondo neoliberistico, le pulsazioni stilizzate pungono il vedere e proiettano insieme il pensiero dello sguardo obliquo”. È possibile scaricare gratuitamente il numero di ottobre della Rivista “Litterateur rw” cliccando questo link: https://www.litterateurrw.com/magazines/oct_20.pdf?fbclid=IwAR1mdHLEApTQe2N909HGcCcIuo2lrqe2OZd4QbBiqnGMcUkfjuoKLlgER2k.

Antonino Contiliano