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22/08/2021 06:00:00

Trapani, il gran pasticcio dell’Europeade. Evento annullato ed è bufera

Qualcuno sui social l’ha ribattezzata la “Malafiureade”. A Trapani impazza la polemica per l’annullamento dell’Eurpeade 2023, decisa dal sindaco Giacomo Tranchida. Doveva farsi quest’anno ma la pandemia ha costretto a spostare al 2023 il festival europeo del folklore, il più famoso del suo genere, con migliaia di partecipanti, e che avrebbe dato molta visibilità al territorio. Invece tutto annullato, due anni prima.

Con una lettera inviata dal Sindaco Tranchida al Presidente dell'International Europeade Committee Rudiger Hess, la Città di Trapani ha comunicato di non poter assicurare la realizzazione di “Europeade” proposta dal comitato europeo nel 2023 - che invece ha privilegiato l'edizione 2022 per Klaipeda - rispetto all’originaria previsione dell’edizione di Trapani nel 2021. “Tali slittamenti ovviamente sono causa / effetto del contesto pandemico nel quale ci troviamo ormai da quasi due anni. Peraltro, il 2023 coincide con la scadenza naturale del mandato amministrativo dell’attuale Sindaco e la manifestazione si svolgerebbe pertanto in periodo di piene elezioni ed insediamento della nuova Amministrazione Comunale” si legge nella nota del Comune.

Dopo lo slittamento dal 2021, anno nel quale si sarebbe dovuta svolgere la manifestazione, da parte della Giunta Tranchida sono stati molteplici i contatti ed i tentativi espletati per provare a mettere comunque in campo la grande macchina organizzativa di “Europeade”. Tuttavia, anche a causa del prolungato impiego dei mezzi di protezione civile nazionale nella gestione dell'emergenza Covid, permangono troppe incertezze sul reale supporto logistico statale che non consentono di prendere ulteriori consistenti impegni sul bilancio comunale. Da parte del Presidente Rudiger Hess, piena comprensione per la decisione con l'auspicio di poter collaborare in futuro per nuove iniziative comuni.

Il sindaco Tranchida ha rifiutato però la proposta del comitato di Europeade per l’edizione trapanese nell’estate 2023, perchè potrebbe candidarsi alle regionali 2022,  e perchè in piena fase d’insediamento della nuova amministrazione: “non intendo caricare di responsabilità organizzative chi verrà dopo l’esito elettorale”.

 


Il sindaco di Valderice non ci sta
Tra i primi a storcere il naso per la decisione di annullare l’Europeade proprio un collega di Tranchida, il sindaco di Valderice Francesco Stabile.
Per Stabile la decisione, dopo tutte le fatiche fatte, è “veramente grave e inaccettabile”. “Nonostante si stia affrontando una grave emergenza sanitaria, il mondo non si può fermare ma deve provare a vivere diversamente; ragion per cui, in questo momento, la nostra provincia necessita della giusta visibilità a livello internazionale e della promozione delle nostre eccellenze naturalistiche e culturali che solo la nostra terra possiede e che molti ancora non conoscono”.
“Non dimentichiamo che poco si è fatto ed investito negli anni, in termini di marketing e di promozione della nostra provincia, e la politica ha il dovere di tentare ed attuare ciò che è nelle nostre possibilità, anche e soprattutto in un momento storico difficile. Non possiamo far morire la nostra economia, questo è certo! “, aggiunge Stabile.
Il sindaco di Valderice è convinto “che il Sindaco Tranchida possa ancora fare molto sul piano dell' interlocuzione con il Governo Nazionale e Regionale, per ricevere le necessarie garanzie per una buona riuscita dell' evento, con tutte le accortezze che occorrono per svolgere questo grande festival in totale sicurezza!”. E Stabile mette a disposizione le strutture della sua città.


Le polemiche sui social
Una decisione, quella di rinunciare all’Europeade, due anni prima, che ha scatenato non poche polemiche a Trapani, con i social infuocati per il grande evento perso dalla città.
Tra gli “opinion leader”, Tore Fileccia ha scritto al sindaco.
“Manifestazioni come l'Europeade sono volani economici che come mattoncini del tempo costruiscono una fortezza economica cittadina.
Lei stesso aveva elencato come da intervista di 2 anni fa contributi degli organizzatori, pari a 400.000 euro e soldi da Stato e Regione pari ad un milione, oltre a 2 sponsor già pronti...oggi ci dice che servirebbero 1.500.000 di soldi dei Trapanesi ?”.

 

 


Garuccio e Lo Curto non perdonano Tranchida
Sulla rinuncia di Trapani ad ospitare la rassegna “Europeade” nel 2023, il più importante festival continentale del folklore, interviene anche la consigliera comunale Udc Anna Garuccio. “La verità – dice Garuccio - non si può nascondere a lungo. Trapani è stata utilizzata per riempire un vuoto. Un luogo di attesa su cui traghettare verso un lido più conveniente. Un sindaco pronto a chiedere l’aiuto economico degli altri Comuni e ad indietreggiare senza interpellarli. Anni di lavoro – aggiunge Anna Garuccio - pagati dai contribuenti, soldi pubblici spesi per la costruzione del dossier, per la creazione di video, viaggi, partecipazione in risorse umane ed economica tanto di Trapani che degli altri Comuni, vengono buttati via nello stile del sindaco Tranchida: da solo senza alcun confronto con i sindaci collaboratori. Dice bene il sindaco di Valderice Francesco Stabile. Quanti soldi è costata ai cittadini trapanesi l’organizzazione dell’Europeade? Nessun’altra motivazione poteva essere più deludente: nel 2023 Tranchida non ci sarà, non vuole lasciare l’evento ad altri, quindi lo disdice. E nel frattempo – continua la consigliera Anna Garuccio - tra le righe il sindaco Tranchida ha comunicato la candidatura alle regionali. Significa che Trapani verrebbe nuovamente commissariata per l’egoismo di un politico che per tre anni è stato chiuso dentro il suo palazzo ignaro di ciò che accadesse nella Trapani abbandonata. Mi duole affermare che tutto ciò chiarisca le improvvise uscite del #sindacofuoridalcomune. Non un improvviso atto di amore verso la città – prosegue Garuccio - bensì l’ennesimo atto di amore verso se stesso. La risposta è giunta ed è l’imminente campagna elettorale che ha meritato gli ultimi atti di protagonismo. Ancora una volta il sindaco Tranchida ha anteposto il suo interesse personale all’interesse della collettività trapanese. Ancora una volta ha dimostrato di non essere in grado di prendersi cura della città di Trapani. Ai trapanesi auguro di saper scegliere e di ricordarsi del politico Tranchida e della sua squadra assessoriale, che in questi anni hanno fatto vergognare molti di noi”.
Anche la deputata regionale e capogruppo Udc all’Ars, Eleonora Lo Curto, interviene sulla rinuncia di Trapani all’organizzazione dell’Europeade 2023. “L’assessorato regionale al Turismo – afferma Eleonora Lo Curto - avrebbe finanziato con un cospicuo contributo l’Europeade. In assessorato si erano già svolti diversi tavoli tecnici per far riuscire al meglio l’evento di caratura europea che avrebbe avuto ricadute importanti sul territorio trapanese. Questa marcia indietro del sindaco Tranchida la dice lunga su quanto egli abbia a cuore gli interessi veri della città di Trapani, privilegiando come ha sempre fatto quelli personali ed elettorali”. “Tranchida - continua Lo Curto - non prova neppure a scusarsi per la semplice ragione che non possiede il tratto etico dell’umiltà che non appartiene a chi come lui ha sempre bisogno di mostrare i muscoli per sentirsi forte e grande. Nel maldestro tentativo di esplicitare le ragioni che lo inducono a rinunciare alla più grande kermesse europea del folklore, direi persino inconsapevolmente ne svela le ragioni. Ossia che la città e i comuni del territorio devono essere sacrificati sull’altare del suo egoismo politico. Ci sarebbe ancora infatti tutto il tempo di organizzare l’Europeade se lui non avesse deciso di mollare tutto per conquistare l’ennesima poltrona. L’ultima, quella che gli manca per coronare le sue ambizioni di mestierante della politica. Già perché per uno che non ha mai lavorato non c’è dubbio che conquistare uno scranno al parlamento regionale è il tassello che manca, l’anello della catena di una prestigiosa carriera di poltrona in poltrona”, incalza la deputata regionale.

 

 

 


Udc spaccato, Bongiovanni sostiene il sindaco
Le polemiche sull’Europeade sono anche interne all’UDC, con Lo Curto e Garuccio fortemente critiche nei confronti del sindaco, e Fabio Bongiovanni, commissario provinciale del partito e assessore della giunta Tranchida che ne prende le distanze. “Le loro non sono le posizioni di tutto l’Udc”. Nel merito precisa: ”Il nostro è un partito veramente plurale, la dialettica e la diversità di opinioni, ci sono da sempre un valore imprescindibile che ci permette di mettere insieme le nostre diverse sensibilità con l’impegno e le intelligenze nel rispetto di tutti. Il sindaco Tranchida ha il diritto di operare le proprie scelte, che naturalmente condivido, e non c’è dubbio che dalla sua ha ragioni che parimenti possono venire criticate. L’importante, io penso, è che in ogni caso critica e polemica siano continenti e rispettose, sempre, nei confronti di tutti e delle ragioni di ciascuno.”

Nino Oddo e "scherzi a parte"

Al valzer delle polemiche partecipa anche Nino Oddo. “Assisto attonito, credo come tutta l'opinione pubblica, all'evoluzione delle vicende politiche trapanesi. Per 2 anni anni un mio amico ha strombazzato che con le Europeade, evento del quale io come credo la maggior parte dei cittadini sconosceva l’esistenza, avrebbe cambiato il volto della città. Rinverdendo i successi della Luis Vuitton Cup. Si preparava insomma una nuova primavera per il turismo dalle nostre parti, con ricadute economiche strepitose. L'evento previsto per il 2021, causa covid è stato rinviato dalle autorità competenti al 2023. Un colpo di fortuna dal punto di vista organizzativo ovviamente, dando più tempo per risolvere gli aspetti tecnici. Ebbene in maniera unilaterale, senza alcun confronto con la gente, il consiglio comunale, i comuni che erano stati coinvolti, si decide inopinatamente di azzerare tutto. In sostanza abbiamo scherzato. La colpa? Ovviamente degli altri. Della Regione in primis, che non ha dato soldi, dello Stato che non ha messo a disposizione l'esercito e dell'Europa che non aveva guardato la carta geografica e non si era resa conto di quanto Trapani sia periferica. Quel poco di politica rimasta dalle nostre parti rispetto al pensiero unico vigente reagisce comprensibilmente con stupore. E allora giù una caterva di insulti per tutti, sindaci, parlamentari, singoli cittadini rei di non avere capito nulla. Che cioè a Trapani da tempo siamo su scherzi a parte”.

La risposta del sindaco
Tranchida, davanti alla raffica di critiche risponde con una lunga lettera.

Ai principali critici affibbia definizioni come “pseudo commentatori politici, principi del foro, dame dell’Ars, comparse consiliari, macchiette comiche locali”.

Tutti “animati da invidie e demagoghi fini strumentali, si rendono oggi conto della valenza politico-culturale di Europeade, scontando però l’ignoranza nello scambiare tale evento come una sorta di grande sagra di paese. Stesso errore che fa l’attuale sindaco di Valderice, come tanti alle prese per garantire il co-finanziamento dei servizi sociali prima che panem et circenses”.


Facendola breve, Tranchida sottolinea che “allo stato non ci stanno le condizioni minime per avere garantito il supporto nazionale (fondamentale!) di Protezione Civile, ed a cascata dell’Esercito e dunque del sistema statale (unico serio e credibile interlocutore in questa nostra avventura), ancora alle prese con le code (speriamo..) della pandemia Covid 19, ne è possibile richiedere investimenti alle compagnie di navigazione/autorità portuale che scontano evidenti ragioni di difficoltà sempre a causa della recessione pandemica. Si aggiunga il silenzio della Regione, che per la verità avevamo messo nel conto atteso che parte dell’attuale classe parlamentare e di governo, con debito di riconosciute eccezioni, si muove solo sospinta da logiche note di "putia politica", si aggiunga poi che la preparazione - pianificazione materiale presuppone almeno 6 mesi di task force sul campo (protocolli , autorizzazioni , verifiche , etc ..oltre variabile COVID) e che tale periodo coincide nella fase elettorale per il rinnovo ordinario della guida amministrativa della città e dunque in una fase condizionata da supplemento d'impegni etc che non consentirebbe una guida sicura e pronta a 360 gradi. Rispetto a tanto, il comitato europeo sollecita a 24 mesi dall'evento il rinnovo delle condizioni contrattuali. Ecco perché tale edizione nel 2023 non si può fare assumendo oneri milionari sulle tasche dei cittadini trapanesi rispetto a cotante incertezze e variabili che rischierebbero di avere un ritorno d'immagine negativo e nefasto per il territorio anche dal punto di vista promozionale e turistico”.

 

 

 

 

Tranchida parla di “dolorosa scelta, che comunque non ci porta indietro sulla credibilità internazionale, anzi paradossalmente valorizza un credito notevole che intendiamo spendere per il futuro prossimo”.

Ma qui e ora le fisarmoniche stanno in silenzio, le danze sono ferme, e di davvero folkloristico restano le liti.