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08/12/2021 06:00:00

Non si placano le polemiche sui lavori in via Fardella a Trapani

I lavori della discordia. Gli interventi per la realizzazione dei percorsi tattili nella centralissima via Fardella, a Trapani, continuano a dividere, a far discutere ad alimentare polemiche.

E a fare cassa da risonanza alle lamentele dei cittadini sono i social. Adesso a finire sott'accusa sono i dossi, in prossimità dei semafori.

Aldo Mazzara scrive: “Riguardo i dossi in via Fardella che a detta del Sindaco sarebbero rispondenti alle vigenti normative, mi permetto di dissentire poiché i dossi artificiali sono invece vietati oltre che sulle strade con limite di velocità superiore a 50 km/h anche sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso o di pronto intervento. Escluse dunque le grandi arterie di scorrimento e i viali principali delle città, come è nella fattispecie la via Fardella, dove in caso di emergenza devono potere sfrecciare i mezzi di soccorso. Sembra peraltro inopportuno ed illogico come indicato dal Sindaco, deviare i predetti mezzi di soccorso, anche qualora possibile, verso itinerari di più lunga percorrenza. Posto poi che il senso dei dossi è quello di limitare la velocità degli automobilisti sprezzanti del pericolo, un deterrente indubbiamente più efficace è disporre nuovi limiti di velocità da fare rispettare rigorosamente con le giuste sanzioni piuttosto che degli inopportuni e irregolari dossi”.

 

 


Ludovico Amabile: “ Se fossi il sindaco non uscirei nemmeno di casa ci vuole coraggio a sfasciare una via così speriamo che ti cacciano presto a te e all' altra di Erice vi credete persone di classe e di livello e avete fatto diventare la città peggio di Tunisi”.

 

 

Insomma, il malcontento cresce. Qualcuno si domanda cosa succerebbe se una ambulanza in emergenza dovesse percorrere la via Fardella. I dossi non metterebbero a rischio l'incolumità degli operatori? Il ferito non rischierebbe di essere sbalzato? Per Fabio Badalucco “correre con un infartuato o comunque con chi ha un malore e saltare tra un dosso e l'altro non è bello. Non è bello nemmeno allungare strada con un infartuato a bordo per non prendere i dossi, sicuramente erano meglio autovelox “.

Davide D'Angelo è categorico: “Sperpero di denaro pubblico ed ostacolo ai mezzi di soccorso e delle Forze dell'Ordine . Opera opinabile e di intralcio alla circolazione stradale”. Per Antonella Cardinale “ prima delle strisce tattili per gli ipovedenti dovevano eliminare le buche nelle strade cittadine e rendere percorribili i marciapiedi che sono un pericolo per i pedoni”. Ma c'è anche chi esce fuori dal coro del dissenso. Come Franco Morello che scrive: “Vogliamo metterci in testa che in quella arteria non si devono superare i 30 km,/h? Deve diventare un luogo dove , con calma, si percorrono quei 2 km in sicurezza, per se è soprattutto x gli altri”.

Frattanto, i lavori in via Fardella proseguono spediti, come le polemiche che non accennano ad attenuarsi. Anche tra i personaggi politici.

La consigliera Anna Garuccio ha affermato che i lavori relativi alla riqualificazione della via Fardella, attraverso la creazione dei percorsi tattili e dei nuovo passaggi pedonali, sarebbero stati eseguiti senza il preventivo ed obbligatorio inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche.

A lei ha risposto l'assessore Dario Safina:  "Nulla di più falso. Infatti, i lavori di cui sopra sono inseriti nel piano Triennale delle opere pubbliche approvato, su proposta della Giunta Comunale del 31.12.2020, con deliberazione consiliare n. 46/2021. (Cup I91B20000270001 - Manutenzione straordinaria delle strade destinata all’abbattimento delle barriere architettoniche). Ma ciò che rende ancora più grave l’affermazione della Consigliera Garuccio è la circostanza che la stessa - come si evince dal verbale di seduta - ha approvato sia l’emendamento proposto in aula sia la delibera nel suo complesso e dunque anche il lavoro che adesso afferma non essere stato previsto nell’atto.
Orbene, ciò palesa indiscutibilmente che la consigliera Garuccio non sa nemmeno cosa vota e che, pur di fare opposizione all’amministrazione Tranchida, è disponibile a mentire, pur sapendo di farlo, considerato che gli uffici, su richiesta della stessa, hanno fornito alla tutti i documenti necessari per rendersi conto della grave affermazione postata sui social.
Si possono non condividere le scelte dell’amministrazione ma - scientemente - disinformare i cittadini costituisce una grave condotta che dovrebbe far riflettere sulla complessiva credibilità di chi si erge a Giudice delle altrui condotte"
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