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03/05/2024 06:00:00

Scuola, a Marsala il progetto "Chiamarlo amore (non) si può!". Ecco cos'è

 “Chiamarlo amore (non) si può!” è il titolo del progetto del V Circolo “On. Francesco De Vita” di Marsala, finanziato dall’assessorato regionale Istruzione e Formazione della Regione Sicilia all’interno del bando “Arte. Di ogni Genere” interventi per la promozione della legalità e della parità di genere.

Inaugurazione Murale - Il progetto nasce dalla collaborazione tra il V Circolo di Marsala e lo Sportello Antiviolenza della Procura di Marsala coordinato dal maresciallo Davide Bertolino; ed è un esempio della collaborazione virtuosa tra Enti del territorio per cercare di fare prevenzione e promuovere la cultura della legalità. La conclusione giovedì 9 maggio, “Giornata dell’Europa". alle 18:30, con l’inaugurazione del Murale che sarà installato nell’Area Audizioni protette dello Sportello Antiviolenza della Procura di Marsala. con un monologo di Massimo Graffeo, interpretato da Cinzia Bochicchio e un concerto Jazz del Mauro Carpi Quartet. Un Murale come impegno permanente nel dire No alla violenza sulla donna e di genere. Realizzato in un luogo emblematico, che diventa un “exemplum” non solo per il pubblico ma soprattutto per chi si avvia, in quelle stanze, a dare una svolta di cambiamento alla propria vita, divenendo a sua volta “Exemplum” per tante donne che non osano alzare il capo. 

All'evento prenderanno parte la presidente del Tribunale di Marsala Alessandra Camassa, il procuratore della Repubblica di Marsala Fernando Asaro, la dirigente scolastica Vita D'Amico, direttore generale USR Sicilia Giuseppe Pierro, l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione Mimmo Turano e il sindaco di Marsala Massimo Grillo.

Cosa hanno realizzato gli studenti - Partecipando a diversi laboratori di letture e creativi, gli studenti hanno realizzato il Murale con la tecnica del collage. Hanno lavorato sui dipinti di un’artista contemporanea realizzando un’immagine a livello onirico di "Amore" e "Bellezza" che diventano quotidianità.

La dirigente Vita D’Amico - “Sul tema dei diritti, della pari dignità personale e sociale delle donne e degli uomini il terreno da percorrere è quello culturale perché solo l’evoluzione culturale può rendere reale la parità acquisita con le leggi; è il terreno dove possiamo sperare di modificare idee, atteggiamenti che, inconsapevolmente nella vita quotidiana, facciamo nostri, mantenendo un costume e una visione della realtà rigidamente semplificata (stereotipo) che mortifica la vita personale e sociale che deve, invece, essere arricchita sia dalla componente femminile che da quella maschile”.

Letteratura, mito e arte contro la violenza - “La funzione sociale della cultura appare come strumento strategico per salvaguardare le differenze e le identità individuali, per contrastare e prevenire le condizioni di povertà educativa presenti nel territorio. Nello specifico si intende agire attraverso la narrazione, intesa da un lato come mezzo attraverso cui avvengono gli scambi culturali, dall’altro come strumento attraverso cui l’individuo conosce se stesso e interagisce con il mondo esterno. La narrazione - continua la dirigente - si concretizza attraverso i linguaggi della letteratura, del mito e dell’arte, diventando strumento per affrontare il dramma della violenza degli uomini sulle donne: violenza che affonda le sue radici nella cultura della discriminazione e nella “mentalità della sopraffazione”.

Cultura e formazione per trasmettere i principi della Costituzione - "Si tratta di un progetto, di un esercizio cognitivo e culturale che una volta avviato fa scoprire scenari diversi dalla propria quotidianità e del mondo che ci circonda. L’arte è uno strumento fondamentale per le lotte a sostegno dei diritti, lo è stato e lo è la musica, lo sono le arti figurative e tutte le forme di creatività che portano l’attenzione su questioni problematiche e controverse. La nostra scuola - conclude la dirigente D’Amico - lavora per affermare i diritti sanciti dalla Costituzione attraverso i valori della cultura e la missione del nostro istituto inizia con il  suo nome dedicato all’onorevole Francesco De Vita. I principi della Costituzione possono essere trasmessi alla nuove generazioni solo attraverso la cultura e la formazione”.