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03/06/2025 06:00:00

Palashark, oggi l’incontro Comune–Antonini (che smentisce se stesso ...)

È previsto per oggi, martedì 3 giugno, l’incontro tra i vertici della società Trapani Shark e il Comune di Trapani. Un appuntamento decisivo, convocato per discutere dei debiti accumulati dal club per le utenze di acqua e luce del PalaShark – oltre 120 mila euro – e delle ormai stucchevoli polemiche sull’impianto di climatizzazione.

Una querelle infinita, in cui si mescolano – male – diritto, sport, ambizioni economiche e una certa inclinazione all’autocelebrazione televisiva. Il punto, però, al di là delle battaglie di propaganda e della passerella dei politici in cerca di visibilità, è uno solo: il Comune non può, carte alla mano, legalmente finanziare l’impianto di climatizzazione richiesto da Antonini

Il nodo giuridico

La richiesta di installare a carico del Comune il nuovo impianto di climatizzazione al PalaShark, oltre a non essere prevista dalla convenzione vigente (che scarica ogni spesa ordinaria e straordinaria sul gestore), rischierebbe di configurare un indebito contributo pubblico a una società privata.

Non è solo questione di buon senso amministrativo, ma di leggi e sentenze. Nessun dirigente comunale firmerebbe un atto simile, perché sa bene che se ne assumerebbe una responsabilità personale. Tanto più che il Trapani Shark, adesso, non è più una società dilettantistica, ma una Srl. 

Antonini nega, ma le sue parole sono registrate

Il vero nodo è all’origine di tutto, quando l’Amministrazione – troppo remissiva – spalancò le porte a Valerio Antonini. Un rapporto così simbiotico che, durante la trasmissione Sport Sud andata in onda su Telesud il 2 ottobre 2023, lo stesso Antonini, testuale, si vantava pubblicamente“Fammi fare un ringraziamento molto sentito a due persone, Giacomo Tranchida ed Emanuele Barbara, perché hanno passato gli ultimi trenta giorni a studiare con me il bando e a prepararlo”.

Il riferimento è al bando per la concessione del Palazzetto. È visibile al minuto 1h 27' del video disponibile a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=265AXkFp2q4&list=PLNMQnN_bQRRIenHj8KI1d4GC5xWTE_lYQ&index=3

Una frase mai smentita, né dal diretto interessato (fino a oggi), né da Tranchida o Barbara.  Quando il nostro giornale, qualche giorno fa, ha ricordato l'episodio, Antonini non ha perso occasione per attaccare Tp24 e il direttore Giacomo Di Girolamo, definendolo “diffamatore seriale”, “malfattore” e addirittura “pericoloso per l’ordine pubblico”, in uno dei suoi soliti post carichi di rabbia e invettive.

 Ma, come si vede dal video che pubblichiamo, lui ha detto esattamente quelle parole. 

Il ritorno alla realtà

Il Trapani Shark, oggi una Srl, è inadempiente secondo la convenzione. Eppure, continua a pretendere che la città si adatti ai suoi umori e ai suoi tempi, fingendo che interesse privato e interesse pubblico coincidano. Ma non è così. E in una democrazia, non possono coincidere senza regole e trasparenza.

In particolare, ci sono alcune cose che non tornano. La prima: il Trapani Shark, al momento della firma della convenzione era una SSD, cioè Società Sportiva Dilettantistica. Adesso è una SRL. Ha mai comunicato questa variazione al Comune di Trapani? Chi lo sapeva? C'è una comunicazione ufficiale?

Altro punto dirimente. Antonini sostiene fino alla noia che per il palasport ha speso tre milioni di euro. Ma è in grado di dimostrare queste spese? Perchè, secondo fonti di Tp24, al momento lui ha comunicato spese per 300mila euro, un decimo di quanto dice, e non ci sono le ricevute che attestino l'avvenuto pagamento. Va aggiunto, comunque, che 300mila euro o 3 milioni di euro poco cambia: la convezione non prevede il rimborso di alcuna spesa. 

 

Lo scenario

Oggi si gioca un'altra partita, quella vera. Non sul parquet, ma al Palazzo di Città. Sarà un confronto delicato, che dovrà fare chiarezza su spese, bollette, responsabilità e futuro. Per il bene dello sport, della città e delle istituzioni. Basta far finta che non sia mai successo niente. E basta con i comizi, anche quando vestono i panni della beneficenza sportiva.