L'omicidio-suicidio di Castelvetrano: Mary Bonanno accoltellata. Mercoledì una fiaccolata per ricordarla
Ancora un femminicido in Sicilia. La nuova tragedia che ha colpito la comunità di Castelvetrano, dove venerdì si è consumato l'omicidio-suicidio ha lasciato sgomento e incredulità tra i cittadini e nel mondo sanitario siciliano. A perdere la vita è stata Mary Bonanno, 49 anni, colpita a morte dal marito Francesco Campagna, 55 anni, infermiere stimato dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. Intanto Mercoledì prossimo, 11 giugno si terrà una fiaccolta a Castelvetrano in ricordo di Mary Bonanno e delle altre donne vittime di femminicidio.
Colpita alla testa e accoltellata all’addome
Nuovi dettagli sono emersi dalle indagini dei Carabinieri. L'aggressione si è verificata nella tarda mattinata all’interno dell’abitazione della coppia in via IV Aprile. Campagna avrebbe prima colpito la moglie alla testa con una chiave inglese, per poi infierire con un coltello da cucina, provocando profonde ferite all’addome. Il delitto si sarebbe consumato nell’androne dell’appartamento, attualmente sottoposto a sequestro. Il coltello usato per l’aggressione è stato ritrovato vicino al corpo della donna. Dopo l'omicidio, l’uomo è salito sul tetto del palazzo e si è lanciato nel vuoto, togliendosi la vita.
Un infermiere modello e una famiglia distrutta
Campagna era considerato un professionista impeccabile e una figura benvoluta tra i corridoi di Villa Sofia, dove lavorava nel reparto di chirurgia d’urgenza. Colleghi e amici lo descrivono come una persona solare, disponibile, competente. “Era un punto di riferimento, aiutava sempre tutti, aveva una parola buona per ogni collega”, racconta un infermiere. Anche una delle figlie della coppia, anch’essa infermiera, lavora nello stesso ospedale del padre. È stata lei, ad abbandonare improvvisamente il posto di lavoro dopo essere stata avvisata che qualcosa non andava.
Mary Bonanno: madre, volontaria, figura amata dalla comunità
Mary Bonanno, originaria di Palermo, viveva da anni a Castelvetrano con il marito e le tre figlie. Era una donna molto impegnata nel sociale, catechista nella parrocchia "Maria SS. Annunziata" e volontaria Caritas. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Giuseppe Di Matteo”, dove Bonanno collaborava come assistente sociale, l’ha ricordata come una figura “discreta ma incisiva, sempre pronta ad aiutare i più fragili”.
La reazione della città: “Castelvetrano si ferma e riflette” - Mercoledì la fiaccolata
Il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso il dolore della comunità: “Una tragedia consumata nel silenzio delle mura domestiche che provoca sgomento, tristezza e profonda riflessione. Castelvetrano si ferma, riflette e si stringe nel silenzio". E lo stesso primo cittadino promuove sulla sua pagina facebook la fiaccolata che si terrà mercoledì 11 giugno in meomria di Mary Bonanno e di tutte le donne vittime di femminicidio.
Le ultime ore prima della tragedia
Secondo alcune testimonianze dei vicini, negli ultimi giorni la coppia stava attraversando una crisi. Francesco Campagna dormiva in una casa di campagna, ma ogni mattina tornava per accudire il cane. Ieri avrebbe dovuto pranzare dalla madre e poi iniziare il turno in ospedale alle 15. Una lite, forse l’ennesima, potrebbe aver innescato la furia omicida. La madre dell’uomo gli preparava i pasti da una settimana, segno di un allontanamento temporaneo dalla moglie.
Gli altri recenti femminicidi in Sicilia
Una scia di sangue che non accenna a fermarsi continua a sconvolgere la Sicilia, terra in cui troppe donne hanno perso la vita per mano di chi diceva di amarle. Storie diverse, ma unite da un tragico filo rosso: il rifiuto di accettare la libertà delle donne. Come nel caso di Sara Campanella, 22 anni, che con coraggio rivendicava il diritto di amare prima sé stessa. È stata accoltellata alla gola in piena strada, a Messina, lo scorso 31 marzo, da un ragazzo che non accettava il suo no. La memoria collettiva siciliana è ancora scossa anche dal femminicidio di Marisa Leo, 39 anni, uccisa nel 2023 dall’ex compagno già denunciato per stalking. A lei sarà dedicato l’evento «Strade di luce» a Menfi, simbolo di una speranza che vuole nascere dal dolore. Ma la lista è lunga e dolorosa: Maria Amatuzzo, appena 29 anni, assassinata con 12 coltellate dal marito; Roberta Siragusa, appena 17, bruciata viva dal fidanzato perché voleva spezzare una relazione tossica. Dietro ogni nome, una vita spezzata e una società che ancora fatica a fermare una violenza sistemica e brutale.
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