Arriva la risposta dei progettisti di Piazza Mameli, gli architetti Antonio Bua e Maxime Angileri, dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi. A seguito della denuncia dell’avvocato Ignazio A.E. Caruso, che ha evidenziato gravi errori storici e linguistici nelle iscrizioni incise sulla pavimentazione della nuova piazza, i professionisti assicurano: “Le criticità segnalate sono già oggetto di approfondimento. Dopo le opportune verifiche, saranno apportate le eventuali correzioni necessarie. L’obiettivo comune resta quello di concludere i lavori nel modo migliore, rendendo omaggio alla storia della città”.
Nei giorni scorsi, infatti, l’avvocato Caruso – membro della Commissione Toponomastica e presidente dell’Associazione per la Storia Patria – aveva sollevato forti perplessità sul contenuto delle frasi incise su alcune basole. Secondo il giurista, le citazioni riportate risulterebbero non solo attribuite erroneamente a celebri autori dell’antichità, ma in alcuni casi anche alterate o incomplete, fino a compromettere il significato originario.
Tra gli esempi più eclatanti: una frase attribuita a Diodoro Siculo, che in realtà sarebbe una sintesi di Tommaso Fazello; un passo tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, ma trascritto in modo parziale; e un’espressione di Cluverio che, secondo Caruso, è stata modificata in modo tale da falsarne il contenuto e prestare il fianco a critiche da parte di studiosi.
Non meno rilevante, infine, la questione procedurale: Caruso ha lamentato il mancato coinvolgimento della Commissione Toponomastica, chiedendo maggiore rigore e trasparenza per iniziative che toccano la memoria storica della città.