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30/06/2025 20:48:00

Bufera sui fondi culturali all’Ars: si dimette la portavoce di Galvagno

Si è dimessa Sabrina De Capitani, portavoce del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno. La sua uscita di scena arriva mentre è coinvolta come indagata nell’inchiesta aperta dalla Procura di Palermo sull’assegnazione di fondi pubblici per eventi culturali da parte dell’Ars.

 

L’indagine, che sta facendo tremare Palazzo dei Normanni, ipotizza un sistema in cui contributi destinati ad associazioni, fondazioni ed enti culturali sarebbero stati concessi in cambio di incarichi e consulenze. Non si tratterebbe solo di pratiche opache nella gestione delle risorse pubbliche, ma di un vero e proprio scambio di favori, secondo quanto stanno accertando i magistrati.

 

Nel fascicolo aperto dalla Procura, oltre a De Capitani, figurano altri nomi eccellenti: lo stesso presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, l’assessora regionale allo Sport Elvira Amata, la presidente della Fondazione Dragotto Caterina "Marcella" Cannariato, l’imprenditore Nuccio La Ferlita, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Secondo le carte dell’inchiesta, i contributi sarebbero stati utilizzati per eventi che, in più di un caso, si sarebbero rivelati flop organizzativi, ma particolarmente redditizi per i beneficiari di incarichi e consulenze. Il nome di Sabrina De Capitani compare in alcune conversazioni intercettate, nelle quali si discute di nuove strutture, associazioni e fondazioni da costituire, legate a progetti culturali finanziati con risorse pubbliche. A far scattare l'indagine sarebbe stata la gestione di un evento natalizio a Palermo, “Magico Natale”, divenuto simbolo delle anomalie riscontrate.

Con le dimissioni di De Capitani, il caso assume ora un ulteriore rilievo politico. Galvagno, già sotto pressione per la sua posizione giudiziaria, perde una figura chiave della sua comunicazione. Mentre la Regione, già scossa da una serie di inchieste e tensioni interne, è costretta ad affrontare l’ennesima grana giudiziaria.

Le indagini proseguono, e non si escludono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.