Mentre Grillo è avvitato nell'infinito rimpasto dalle porte girevoli, a Marsala, la coalizione si mostra compatta, determinata e con l’aria di chi ha già pronto lo slogan elettorale: “Scriviamo insieme una nuova storia per la città”. E chissà se sarà un romanzo d’amore con i cittadini, un saggio di buone pratiche amministrative o una commedia degli equivoci… Intanto, l’intenzione è seria.
Lunedì 30 giugno si è tenuto il secondo incontro del tavolo del centrodestra marsalese. Tutti presenti: dai big locali ai rappresentanti dei partiti della coalizione. Nessuna sedia vuota, nessun distinguo, almeno per ora. Si è parlato di unità, radicamento, responsabilità, bene comune: i classici temi dell’incipit di ogni campagna elettorale che si rispetti. Ma il comunicato congiunto, diffuso a margine, rilancia anche una promessa: costruire una “compagine amministrativa nuova e dinamica”.
Il centrodestra, dunque, prova a chiudere con la stagione di Massimo Grillo – ormai scaricato ufficialmente da più parti – e guarda avanti. Con una parola d’ordine: partecipazione. Partecipazione vera, assicurano, con “circuiti che mettano realmente al centro le esigenze spesso inascoltate della comunità”. Un’operazione ascolto, insomma, per provare a colmare quel solco tra politica e cittadini che in città si è fatto profondo.
Non sono mancati, però, i richiami interni: basta personalismi, basta campagna elettorale permanente, servono regole, rispetto dei ruoli e spirito di squadra. Un messaggio che, letto tra le righe, sembra rivolto anche a chi – dentro la coalizione – negli ultimi mesi ha giocato più da solista che in coro.
Il percorso del centrodestra proseguirà nelle prossime settimane, con tavoli tematici e l’elaborazione di un programma che, dicono, sarà “partecipato, forte, credibile e condiviso”. E al prossimo incontro, fissato per lunedì 7 luglio, la porta si aprirà anche ai movimenti civici. Un appello esplicito a chi, fuori dai partiti, si sente comunque pronto a dare una mano, purché si condivida il progetto. Che poi – a giudicare dai toni – è quello di mettere Marsala al centro di una nuova stagione, amministrativa e politica.
Tutto molto bello. Ora però, come si dice dalle nostre parti, “vediamo i fatti”. Perché il centrodestra, unito o no, una storia a Marsala l’ha già scritta. E non tutti ne conservano un ricordo entusiasmante.