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14/07/2025 06:00:00

Giuseppe Bica: "Quelle definite "mance" sono risposte concrete ai bisogni locali"

Onorevole Bica, senza girarci attorno, questo è un momento delicato per Fratelli d’Italia e molto difficile per tutto il parlamento siciliano. Con il dovuto garantismo ma chiare intercettazioni, non c’è il rischio dell’implosione dell’intera coalizione?

 

Ritengo doveroso sottolineare che ci troviamo ancora nella fase preliminare delle indagini, senza alcun rinvio a giudizio. È fondamentale rispettare i tempi e le procedure della magistratura, consentendo agli inquirenti di svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità e senza interferenze esterne. Le intercettazioni eventualmente emerse devono essere valutate nel loro contesto complessivo e non attraverso una lettura frammentaria. La prassi di divulgare quotidianamente porzioni decontestualizzate di conversazioni rischia di generare una percezione distorta della realtà, compromettendo il principio della presunzione di innocenza. La coalizione di governo regionale mantiene piena coesione e determinazione nel perseguire gli obiettivi programmatici. I risultati conseguiti in Sicilia e a livello nazionale testimoniano l'efficacia dell'operato e la validità del progetto politico. Il partito ha sempre dimostrato rigore nell'applicare principi di trasparenza e responsabilità. Qualora emergessero comportamenti non conformi ai valori condivisi, verranno adottate le misure conseguenti senza alcuna esitazione. Confido che il dibattito pubblico possa svolgersi con equilibrio e responsabilità, evitando giudizi anticipati e rispettando il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva. La priorità rimane il servizio ai cittadini siciliani e il proseguimento dell'azione di governo nell'interesse della collettività.

 

Dopo il danno finito su tutti i giornali nazionali, con soldi pubblici spesi male e gestione ultra allegra, adesso si pensa a mettere uno stop alle mance. Ma la politica non dovrebbe arrivare prima della magistratura e seguire regole di opportunità che valgono per tutti?

L'attività parlamentare democratica si fonda storicamente su meccanismi di equilibrio nella distribuzione delle risorse pubbliche. Questi strumenti rappresentano un elemento essenziale per garantire che anche le forze di opposizione possano contribuire al sostegno delle comunità locali, diversamente da quanto accade con i programmi di governo, naturalmente gestiti dalla maggioranza.

Le risorse destinate attraverso questi canali hanno consentito la realizzazione di interventi fondamentali per il tessuto sociale siciliano: dalla riqualificazione di spazi pubblici nei piccoli e grandi comuni, al restauro di edifici di culto di rilevanza storica e culturale, fino alla rigenerazione di aree urbane. Questi progetti, spesso di dimensioni contenute ma di grande impatto locale, difficilmente troverebbero collocazione nei tradizionali bandi di finanziamento.

I dati testimoniano una distribuzione capillare di questi interventi, che ha interessato oltre 300 comuni siciliani, dimostrando un approccio equo e territorialmente diffuso, non concentrato su aree specifiche. È importante sottolineare che tali destinazioni sono frutto di decisioni collegiali del Parlamento regionale, coinvolgendo tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, in un processo di valutazione e approvazione condiviso.

Riconosco l'importanza di affinare costantemente questi strumenti per garantire la massima trasparenza e prevenire eventuali distorsioni. Qualora emergessero comportamenti non conformi ai principi di correttezza, sarà necessario intervenire prontamente per preservare l'integrità del sistema.

La possibilità per ogni parlamentare di rispondere alle istanze del territorio è un elemento fondamentale della rappresentanza democratica. Eliminare questi strumenti significherebbe privare molte comunità, specialmente quelle più piccole, di opportunità di sviluppo e miglioramento delle proprie infrastrutture e servizi. L'obiettivo deve essere il perfezionamento di questi meccanismi, non la loro eliminazione, per garantire che continuino a servire l'interesse pubblico con la massima efficacia e trasparenza.

 

 

Cosa si prevede in questa nuova manovra e che spazio ci sarà per il territorio di Trapani?

È necessario essere franchi: senza questi strumenti di intervento diretto, spesso definiti impropriamente "mance", per la provincia di Trapani non esisterebbero finanziamenti specifici nella legge finanziaria regionale. Ciò che rimane sono esclusivamente le linee di finanziamento generali e i bandi regionali, ai quali tutte le realtà territoriali siciliane possono partecipare in regime di concorrenza.

Tuttavia, è evidente che difficilmente potrebbe esistere un bando specifico per il restauro delle campane della cattedrale di San Lorenzo a Trapani, per la riqualificazione delle strade urbane dei comuni della provincia, per la  sistemazione di aree verdi, piazze o per la realizzazione di aree giochi. Questi interventi, pur essendo di dimensioni contenute, rappresentano necessità concrete e immediate per le comunità locali.

I Comuni oggi si trovano in condizioni di bilancio particolarmente critiche, con risorse limitate che non consentono di affrontare autonomamente questi progetti di riqualificazione urbana e sociale. È proprio in questo contesto che gli strumenti di destinazione parlamentare assumono un ruolo fondamentale, permettendo di colmare lacune che altrimenti resterebbero irrisolte.

Questi interventi, utilizzati sia dai deputati di maggioranza che di opposizione, dipendono dalla capacità e dalla sensibilità dei rappresentanti territoriali nell' intercettare le esigenze reali dei comuni e delle comunità amministrate. Si tratta di un presidio democratico che garantisce attenzione anche alle necessità più piccole ma non per questo meno importanti per la qualità della vita dei cittadini.

La provincia di Trapani, come il resto della Sicilia, beneficia quindi di questa duplice opportunità: da un lato la partecipazione ai bandi regionali generali, dall'altro l'accesso a finanziamenti mirati per interventi specifici che rispondono alle peculiarità del territorio.

 

Torniamo alla politica. Non si rischia di avere un partito a due velocità? Che butta fuori per una indagine alcuni e invece protegge altri? Il caso Giorgio Randazzo ne è un esempio, no?

 

Fratelli d'Italia ha già comunicato ufficialmente che non concederà attenuanti o trattamenti di favore a chiunque dovesse risultare coinvolto in comportamenti scorretti. Indipendentemente dal ruolo ricoperto o dalle cariche detenute, l'organizzazione mantiene una cultura politica rigorosa: chi commette errori o violazioni deve assumersene le conseguenze. Questo principio rappresenta un pilastro fondamentale dell'identità politica. Ciò premesso, riteniamo indispensabile rispettare i principi costituzionali del giusto processo e del diritto di difesa. È necessario consentire a tutti gli interessati di conoscere con precisione i fatti oggetto di indagine, che attualmente conosciamo solo attraverso ricostruzioni giornalistiche spesso incomplete o decontestualizzate. Le speculazioni basate su stralci di intercettazioni, presentate senza il necessario contesto investigativo, non permettono una valutazione oggettiva della reale portata delle questioni in esame. La posizione garantista deriva dalla consapevolezza che chi ricopre responsabilità amministrative opera in un ambiente complesso, dove anche azioni compiute in buona fede possono essere oggetto di interpretazioni controverse. È quindi fondamentale attendere le valutazioni definitive della magistratura, che avrà il compito di stabilire se eventuali irregolarità siano state commesse con dolo o siano invece frutto di altre circostanze. Quando gli organi giudiziari avranno completato il loro lavoro e chiarito la natura dei fatti contestati, il partito agirà con determinazione e uniformità di criteri. Non applicheremo standard differenziati: le decisioni saranno prese con la medesima fermezza per tutti, senza eccezioni. La tradizione politica ha insegnato che l'integrità si dimostra attraverso la coerenza nell'applicazione dei principi, specialmente quando si tratta di valutare la condotta dei propri rappresentanti. In Fratelli d'Italia, chi viola i valori fondamentali non solo affronta le conseguenze previste, ma deve anche rispondere del danno arrecato alla credibilità dell'intera organizzazione.

 

Il rischio concreto è lo scandalo politico rischi di diventare una zavorra per il partito e per gli impegni elettorali prossimi. Se la sente di dire qualcosa su Galvagno?

Ho piena fiducia nella capacità di discernimento dei cittadini italiani, i quali sapranno distinguere tra le vicende giudiziarie fondate su elementi concreti e quelle alimentate da speculazioni mediatiche o da indiscrezioni provenienti impropriamente da uffici giudiziari.
Tali dinamiche possono generare un clima di incertezza non favorevole al dibattito politico e all'opinione pubblica. Tuttavia, è necessario operare una distinzione chiara tra i risultati dell'azione di governo e gli eventuali errori individuali, separando le responsabilità personali dalle attività istituzionali del partito.
Sono consapevole che eventuali scandali, qualora dovessero essere confermati, potrebbero avere ripercussioni negative sull'immagine del partito. Tuttavia, confidiamo nella capacità della nostra organizzazione politica di reagire con fermezza e trasparenza, in coerenza con i principi di rigore e responsabilità che ci hanno sempre contraddistinto. Come già ribadito in precedenti occasioni, la nostra linea politica prevede l'applicazione di criteri severi nei confronti di chi dovesse venire meno ai propri doveri.
Per quanto riguarda specificamente l'onorevole Galvagno, Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, ritengo doveroso sottolineare il valore del suo operato istituzionale. Il Presidente ha dimostrato competenza e autorevolezza nella conduzione dei lavori parlamentari, ottenendo il riconoscimento trasversale di tutte le forze politiche presenti in Assemblea. La sua capacità di mediazione tra l'esecutivo regionale e il potere legislativo ha contribuito significativamente al buon funzionamento delle istituzioni siciliane.
I risultati conseguiti dalla Regione Siciliana negli ultimi anni testimoniano l'efficacia dell'azione istituzionale: il miglioramento della gestione del bilancio regionale, la crescita del PIL superiore a quella di molte altre regioni italiane, l'azzeramento del debito pregresso del bilancio regionale e l'approvazione tempestiva, per la prima volta nella storia del Parlamento siciliano, di bilanci e leggi finanziarie nei termini previsti dalla normativa.
Questi traguardi sono il frutto anche del contributo determinante del Presidente dell'Assemblea, che ha saputo coordinare efficacemente l'attività parlamentare, garantendo il necessario supporto all'azione amministrativa per il miglioramento qualitativo della spesa pubblica.
Conoscendo direttamente l'integrità morale e la dedizione istituzionale del Presidente Galvagno, nonché il suo impegno costante nell'Assemblea Regionale Siciliana, esprimo piena fiducia nella sua capacità di chiarire la propria posizione e di dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati.