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14/07/2025 10:45:00

Trapani, il Comitato Centro Storico: “Spariti i parcheggi residenti, servono soluzioni”

Cantieri aperti, dehors che si allargano e una ZTL sempre più complicata da vivere. È questo lo scenario che denuncia il Comitato Centro Storico di Trapani, che torna a puntare il dito contro l’Amministrazione per la gestione degli spazi urbani e, in particolare, per la progressiva riduzione degli stalli di sosta riservati ai residenti. Una situazione che, secondo il Comitato, sta compromettendo la qualità della vita di chi abita nel cuore della città, costretto a rincorrere parcheggi per oltre mezz’ora e spesso a fermarsi a distanza dalla propria abitazione.

Il problema nasce dalla sovrapposizione di due fattori: da un lato i cantieri per lavori di riqualificazione che occupano interi tratti di strada, dall’altro le concessioni stagionali di suolo pubblico a fini commerciali, che restringono ulteriormente la già scarsa disponibilità di posti auto. A peggiorare il quadro, secondo i residenti, è la suddivisione in zone A, B e C all’interno della ZTL, che limita ulteriormente la possibilità di parcheggiare in aree diverse da quella assegnata, e la mancata attivazione di controlli sugli accessi, promessi ma mai realizzati.

Per queste ragioni il Comitato, attraverso una nota ufficiale inviata al sindaco Giacomo Tranchida e agli assessori competenti, chiede interventi urgenti per restituire spazi e diritti ai cittadini.

«Comprendiamo l’importanza dei lavori di restauro per la riqualificazione urbana – ha dichiarato Alberto Catania, presidente del Comitato – ma non possiamo accettare che a pagarne il prezzo siano sempre i cittadini che vivono e tengono in vita il centro storico. La situazione è diventata insostenibile: trovare un posto auto può richiedere anche più di 40 minuti, spesso lontano dalla propria abitazione.

Tra le principali criticità: la sparizione degli stalli “gialli” riservati ai residenti, in alcuni casi già interdetti fino al 2026; la mancanza di controllo e sorveglianza degli accessi ZTL; la confusione creata dalla suddivisione in zone A, B, C; l’assenza di soluzioni compensative, come la conversione temporanea di stalli “blu” a pagamento in parcheggi riservati ai residenti.

Proponiamo misure concrete: l’abolizione delle zone nella ZTL, non giustificate in un’area così ristretta, e la conversione temporanea di un eguale numero di stalli blu in stalli gialli nelle aree limitrofe ai cantieri.

Viviamo ogni giorno l’impatto reale delle scelte urbanistiche, ma un centro storico più vivibile non può essere un privilegio per pochi, né una condanna per chi lo abita. Chiediamo che la qualità della vita dei residenti venga finalmente posta al centro delle politiche urbane».

Ora il Comitato attende un segnale concreto da Palazzo d’Alì per avviare un confronto sulle possibili soluzioni.