Marsala: anni di "sistemeremo" e le strade diventano mulattiere. Ecco dove
Più che una strada una mulattiera, nella civilissima e modernissima Marsala, pronta a cambiare volto- sono 4 anni e mezzo che lo dicono- ancora c’è una strada di periferia che versa in condizioni da quinto mondo. Gli abitanti stanchi non protestano nemmeno più, li aspettano al varco delle elezioni, sanno chi eventualmente non votare. Hanno chiesto non si sa quante volte che quel manto stradale venisse messo in sicurezza, le buche sono così profonde che nella stagione invernale, con le piogge, si riempiono di acqua e le macchine ci finiscono dentro, con gravi disagi. (Qui un precedente articolo di tp24)
Anni di “Sistemeremo”
Da quella strada sono passati anche diversi consiglieri comunali, amministratori, a cui è stato rappresentato il disagio e anche il fatto che quella strada è l’unica via di accesso per gli abitanti, che la percorrono diverse volte al giorno. Ci sono state diverse promesse, ad oggi però il nulla di fatto. Magari, dopo questo articolo, vista la campagna elettorale aperta, questa Amministrazione penserà bene di metterci mano. Tutto ha una data: primavera del 2026, lì si consegneranno i cantieri e si faranno felici alcuni cittadini.
Perchè da sempre le strade, stradine, stradelle sono merce di campagna elettorale. Magari una volta il cittadino era più sprovveduto, oggi è attento e sa quando viene preso in giro. Sono anni che si sente dire che ci sono i soldi in bilancio per mettere mano a quella bretella di strada ma alla fine le condizioni vergognose sono ancora in piedi.
Troppa distrazione, poca voglia davvero di risolvere le criticità più elementari della città. E i cittadini lo hanno anche più volte manifestato: sì alle grandi opere ma prima la normale vivibilità, che in città manca.
Marsala non deve solo riprendere il suo rapporto con il mare ma con ogni singolo vicolo della città, abbandonata a se stessa e trascurata in ogni piccolo dettaglio.
Dicono di no, che lavorano per Marsala ma se i risultati non ci sono, e non si vedono, è un lavoro completamente vano.
Sono 4 anni e mezzo che si pensa di prendere letteralmente in giro i cittadini, con promesse di riconsegnare una città con un volto cambiato, più moderna, più europea, più green.
Ma cosa dicono e dove guardano?
La parte nord della città, quella dove insiste lo Stagnone è terra di tutti e di nessuno. Ognuno fa come crede, come vuole, in uno spazio di rara bellezza c’è l’incuria, la strafottenza di una amministrazione che non guarda e non interviene per paura di perdere voti. Strade come mulattiere, percorsi che diventano pericoli.
Questa è la Marsala che va verso il 2026. E parlano di volto nuovo.
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