Qual è la visione di società che si desidera? La riflessione è stata generata dal Pride che si è svolto a Trapani il 26 luglio, che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone. Ovviamente i commenti sui social si sono sprecati, prima, durante e dopo. Sorvolando su quelli offensivi che vanno stigmatizzati sempre, però hanno il pregio che parlano da soli della loro povertà mentale. Uno si è trovato significativo e recitava: "Fiero di non essere a Trapani oggi!" Questa comunità esiste,la loro richiesta è soprattutto l'applicazione dell'articolo tre della costituzione che stabilisce: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." La manifestazione di Trapani rientra pienamente nella sua applicazione e serve anche con degli eccessi alla richiesta di diritti.
Sempre a proposito dell'idea di collettività, il mese passato si sono svolti i referendum che riguardavano le tutele sul lavoro, il mancato quorum ha sancito, finanche, che non si vuole la responsabilità solidale dell'impresa appaltante e dei subappaltatori nei casi di infortunio sul lavoro o di malattie professionali che coinvolgono i lavoratori dipendenti dell'appaltatore o del subappaltatore, qualora essi siano privi di copertura assicurativa da parte dell'Inail o dell'Ipsema. Restando al dossier lavoro, per il salario minimo garantito a 9 euro lorde all'ora è sparito dai radar. E per chi è privo di lavoro? In questi giorni nei quali il territorio è in fiamme, la sua manutenzione e vigilanza creerebbe posti di lavoro, idem per il dissesto idrogeologico. Settore in ascesa è quello della, meccatronica, e ovviamente essendo un paese di anziani, rilanciamo la sanità pubblica o la facciamo morire? L'assenza di visione del paese, conferma l'idea, mutuando un capolavoro dei fratelli Cohen, ma cambiando l'aggettivo: l'Italia "Non é un paese per giovani".
Vittorio Alferi
P.S. E non si escludono: eutanasia, immigrazione, cultura e turismo