Cara redazione di Tp24 ,
leggendo i vostri articoli sul calo del turismo in Provincia e sul caso del turista maltrattato dall'ufficio del Turismo di Trapani , mi sono deciso anch'io a scrivere il mio pensiero.
La mia non è una lamentela fine a sé stessa ma il pensiero di un trapanese nato e cresciuto in una città che ama ma che vede martoriata e maltratta da chi ci vive. Io vivo in Lombardia da ormai 20 anni e quindi il confronto è inevitabile. Ho sempre difeso la mia città dalle critiche dei nordici ma, fra di noi, le cose ce le possiamo dire.
Trapani è una città con tesori inestimabili, un mare stupendo, litorali che fanno invidia, una storia che traspira dalle sue bellezze architettoniche e artistiche, una cultura che è la sintesi di tutte quelle che la hanno contaminata, la sua gastronomia eccezionale, il vento , la libertà, e tanto altro.
Purtroppo tutte queste cose sono appannate e stanno su uno sfondo tristemente amaro. È evidente l'incuria totale da parte delle amministrazioni di Erice e Trapani e da parte dei suoi cittadini. Tutto è rimasto come 20 anni fa, mai una via con un asfalto rifatto, segnaletica stradale ormai inesistente e scolorita, marciapiedi polverosi, spazzatura ovunque sia nei quartieri popolari che nelle biennale più centrali, terreni incolti , manufatti semidemoliti lasciati al loro destino. E il peggio è che ci vive accetta passivamente tutto ciò, non si ama rispettare le regole più elementari del vivere civile come quelle di mantenere pulito, mettere un casco sé si va in moto o rispettare una precedenza.
Purtroppo devo constatare amaramente che cittadine del nord / centro Italia, con molte meno bellezze sanno creare valore offrendo ai loro ospiti servizi di qualità.
Non basta essere accoglienti con il cuore per attrarre turismo, bisogna avere rispetto di sé stessi prima e poi di chi arriva ad ammirare casa tua.
Spero che lo sfogo serva a sensibilizzare qualcuno.
Un trapanese che un giorno spera di ritornare a casa sua e dire "che bello".
Filippo