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22/08/2025 17:00:00

Favignana, l’Oasi felina resta sotto sequestro:  SAIE si rivolge al Garante degli Animali

L’Oasi felina di Favignana, gestita dall’associazione SAIE OdV, resta sotto sequestro a quasi un mese dal provvedimento scattato il 31 luglio scorso. Nonostante due incontri con l’amministrazione comunale, nei quali sarebbero state fatte solo promesse verbali di soluzioni rapide e di una parziale riapertura limitata ai visitatori, ad oggi nulla si è concretizzato. Per questo motivo l’associazione ha deciso di rivolgersi nuovamente al Garante per i Diritti degli Animali della Regione Sicilia, chiedendo un intervento a tutela della salute e del benessere dei gatti ospitati nell’Oasi.

 

Il sequestro contestato

Il provvedimento è stato disposto dopo un sopralluogo congiunto di ASP di Trapani e Comune di Favignana, che hanno contestato l’assenza delle autorizzazioni previste dalla legge regionale 15/2022. Tuttavia, secondo SAIE, gli articoli citati nel verbale non riguarderebbero le oasi feline, ma piuttosto canili e gattili sanitari. L’unico riferimento normativo alle oasi, infatti, non richiede alcuna autorizzazione specifica.

Lo stesso verbale di sequestro esclude maltrattamenti o carenze igienico-strutturali:

  • si legge che “i gatti, nel loro insieme, sono gestiti correttamente e sono tenuti in condizioni compatibili con il loro benessere psico-fisico”;
  • viene attestato che “i locali sono puliti, privi di cattivi odori e avanzi di cibo” e che sono presenti arricchimenti ambientali utili allo sviluppo psico-motorio degli animali.

Nonostante ciò, l’Oasi è stata posta sotto sequestro, con il divieto per l’associazione di continuare ad occuparsi dei gatti randagi dell’isola, definiti “di proprietà del Comune”.

 

Dieci anni di attività al servizio dei gatti

Una decisione che SAIE giudica “punitiva e illogica”, anche alla luce del lavoro svolto in oltre dieci anni di attività:

  • circa 800 gatti sterilizzati a proprie spese negli ultimi cinque anni,
  • oltre 300 adozioni concluse, soprattutto al Nord,
  • più di 1.000 vaccinazioni somministrate e 600 gatti curati,
  • un bilancio 2024 che registra oltre 22.000 euro di spese, coperte quasi esclusivamente da soci e donatori privati.

Il contributo comunale, fermo al 2022, oscillava fra i 2.000 e i 3.000 euro annui, e non è stato erogato né nel 2023 né nel 2024, nonostante le delibere della Giunta.

 

Le domande 

“Al posto di riconoscere questo impegno – scrive l’associazione – il Comune e l’ASP scelgono di sequestrare l’Oasi e di diffidare SAIE dal proseguire nella gestione dei randagi. Ma allora, cosa sta facendo concretamente il Comune per i gatti di Favignana? Qual è il suo progetto, a breve e lungo termine, per la gestione dei randagi?”.

Domande che, al momento, restano senza risposta. Intanto, l’Oasi resta chiusa e i gatti affidati a un futuro incerto.