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23/08/2025 19:34:00

I 300 mila euro al Trapani. Safina: "Dov'è l'etica?". E Antonini attacca Andreana Patti

"Antonini fa politica, ma dove sta l'etica nel suo programma?". Il deputato regionale del Pd,  Dario Safina, interviene così sul caso del contributo da 300 mila euro elargito dalla Regione Siciliana al Trapani Calcio. Tp24  ha svelato come i 300 mila euro stanziati dalla Regione Siciliana per “iniziative di promozione turistica” siano finiti, in realtà, a finanziare la stagione sportiva del Trapani: tra trasferte, spese logistiche e altre attività del club.

 

Safina ha affidato a un post Facebook la sua riflessione, sollevando dubbi sull’eticità dell’operazione e lanciando una stoccata diretta ad Antonini:

“Oggi si presenta ‘Futuro’ il nuovo movimento politico di Valerio Antonini. Lo stesso che, non più tardi di un anno fa, ricevette dalla Regione Siciliana un finanziamento di 300 mila euro per la squadra del Trapani Calcio. Lo stesso che ha accettato senza batter ciglio quelle somme che a lui, e solo a lui, e a nessun’altra squadra e società siciliana sono state destinate.”

Safina ricorda di aver già contestato pubblicamente quel finanziamento, definendolo un “errore frutto dell’arroganza del presidente Schifani” e proponendo piuttosto un fondo equamente distribuito tra le squadre siciliane.

Poi l’affondo politico: “Ora io mi chiedo e chiedo al presidente Antonini, visto che da oggi si candida a guidare politicamente la città di Trapani: che spazio ha la questione etica nel suo programma elettorale?”

 

 

Non è mancata la reazione di Valerio Antonini, con un commento sotto il post di Safina ha attaccato Tp24 (tanto per cambiare) e tirato in ballo Andreana Patti, ex assessora della giunta Tranchida:

“Caro Dario, ti capisco. Il terreno sotto trema. Però usare mezzucci alla Tp24 da uno che professa amore per il territorio è proprio un esempio di quello per cui ho deciso di mandarvi tutti a casa. E ci riusciremo. Visto che la pratica alla Regione l’ha presentata quella Andreana Patti a cui mi ha introdotto il tuo sindaco caro, chiedile se le cavolate che hai scritto non rasentano il ridicolo.”

La questione ora diventa anche motivo di scontro politico.