Un capitolo inedito emerge dall’inchiesta per corruzione che coinvolge il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e la sua portavoce Sabrina De?Capitani. Stando a quanto riportato da La Repubblica, nelle intercettazioni depositate dalla Procura di Palermo si parla di un “consumo frequente” di cannabis da parte della donna, con riferimenti a una sorta di “scorta” di stupefacenti custodita nel suo domicilio condiviso con il politico?.
Il suo stesso racconto è agghiacciante: «L’altro giorno… ero fuori come un balcone – diceva De?Capitani – perché mi sono fatta una canna». I finanzieri scrivono che alcune cessioni di droga erano destinate anche all’artista Omar Hassan, anch’egli indagato, mentre una parte consistente dello stupefacente sarebbe stata conservata nella casa di via Civiletti, luogo del sequestro di una modesta quantità di hashish?.
Le indagini si sono concentrate anche sull’identificazione del fornitore. I documenti indicano che Sabrina De?Capitani si procurava la droga tramite Davide Sottile, organizzatore di eventi ora anch’egli indagato. Sottile a sua volta avrebbe contattato un presunto "barman" di nome Angelo, rifornito da un fornitore con una “coda allucinante” di clienti.
Un’altra intercettazione chiarisce il modus operandi: Sottile chiede quale sigaretta voglia De?Capitani. La portavoce risponde con un enigmatico «Indovina». Quando lei afferma di non poter chiamare il contatto, Sottile si offre: «Mandami il numero». Secondo la Finanza, si tratta di uno scambio che conferma l'esistenza di un circuito stabile di approvvigionamento