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31/08/2025 12:00:00

La droga fa schifo, ma quella degli amici molto meno...

"La droga fa schifo", e chi non è d'accordo? Ma gli stupefacenti utilizzati dagli assistenti dei propri esponenti di partito sono forse meno disgustosi? Nei giorni passati si è venuti a conoscenza di un'iniziativa sperimentale del Comune di Bologna per la lotta alla droga. Nel 2024 sono state fornite 40 pipe per fumare crack. La domanda è: a che pro? La risposta a un quesito complesso è alquanto semplice e disarmante. Così facendo si è fatto uscire dall'invisibilità 40 persone, proponendo loro un percorso di disintossicazione; il 50% ha accettato.

 

Per il 2025 sono state distribuite 32 pipe: in 16 stanno seguendo il programma. La destra di centrodestra è insorta, perché a suo avviso questo non è uno strumento per affrontare il fenomeno. Lo sono, tuttavia, slogan e repressione.

 

L'indignazione ha riguardato anche il consigliere comunale di Marsala, Lele Pugliese di Fratelli d’Italia, del quale non si rammenta però alcuna disapprovazione per l'operato del presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana di FdI, Gaetano Galvagno. Da quanto emerge dalle intercettazioni, infatti, la sua abitazione palermitana, condivisa con la portavoce Sabrina De Capitani, veniva utilizzata dalla donna per nascondere dell’hashish che lei stessa consumava, come dimostrato dal suo racconto: "L’altro giorno… ero fuori come un balcone perché mi sono fatta una canna".

 

I documenti indicano che l'assistente si procurava la droga tramite un soggetto organizzatore di eventi, indagato, che a sua volta avrebbe contattato un altro uomo rifornito da un distributore, cioè uno spacciatore, con una "coda allucinante" di clienti. Secondo la Guardia di Finanza, si tratta di uno scambio che conferma l'esistenza di un circuito stabile di provviste.

 

Si anticipa qualche novello Solone "pro domo sua" che ricorderà la differenza tra sostanze, differenza che esiste, perché è vostra l'idea che la "roba" sia tutta identica, sia essa acido, allucinogeno, cocaina, crack, ecstasy, eroina, hashish, LSD, marijuana o morfina.

In sintesi, nella migliore delle ipotesi Galvagno è ingenuo ed era all'oscuro del "vizietto" della sua portavoce; altrimenti è connivente. Ovviamente la droga è ripugnante, ma quella degli amici — a quanto pare — molto meno.

 

Vittorio Alfieri