Erice è ufficialmente “Città Europea dello Sport 2027”. L’annuncio, dato dalla sindaca Daniela Toscano sui suoi canali social, segna un traguardo storico per la città e per l’intera provincia di Trapani. “Oggi è una di quelle giornate che resteranno impresse nella storia della nostra città e della nostra provincia”, ha scritto Toscano. “Un riconoscimento che premia il lavoro, la visione e l’anima di un’intera comunità, capace di credere nel valore dello sport come linguaggio universale di educazione, salute, inclusione e rispetto”.
La designazione, arrivata da ACES Europe, è stata motivata dalla qualità degli impianti sportivi, dai programmi già attivi sul territorio e da una politica orientata alle persone e all’inclusione sociale. Nel suo lungo post, la sindaca ha ringraziato l’Ufficio Sport comunale, il coordinatore Michele Scandariato, il team che ha curato il dossier — TiltUp, Tancredi Bettio e Simona Licata — e l’assessora Rossella Cosentino, “per aver creduto sin da subito in un progetto ambizioso”.
"Una nuova responsabilità per il futuro"
Toscano ha definito il riconoscimento non come un punto d’arrivo, ma come “una nuova responsabilità”. L’obiettivo, ha sottolineato, è che lo sport ad Erice “continui ad essere spazio di bellezza, educazione e coesione sociale”.
Secondo la sindaca, il titolo porterà una ricaduta economica positiva nel 2027, con eventi e iniziative che coinvolgeranno associazioni locali, generando anche nuove opportunità turistiche e culturali.
Un passaggio, questo, che lega l’investitura sportiva a una visione più ampia di marketing territoriale e sviluppo sostenibile.
Le osservazioni dell'opposizone
Anche i consiglieri comunali di opposizione — Aiello, Cavarretta, Favara, Mannina, Maltese e Pollari — hanno espresso plauso per il risultato raggiunto, definendolo “un riconoscimento importante per il territorio e per tutti gli atleti e le associazioni sportive locali”.
Tuttavia, nella loro nota, i consiglieri invitano a non fermarsi alla celebrazione: “Questa proclamazione deve essere considerata solo un punto di partenza. I valori dello sport non possono essere misurati esclusivamente dalla qualità delle strutture, che spesso rischiano di restare cattedrali nel deserto”.
L’opposizione chiede dunque una politica sportiva che punti alla rigenerazione urbana e al sostegno dello sport di base, quello praticato nei quartieri e nelle comunità. “Lo sport deve diventare un volano per la crescita sociale ed economica di ogni angolo della città”, scrivono, impegnandosi a vigilare affinché “il riconoscimento si traduca in azioni concrete che coinvolgano e beneficino tutti i cittadini”.
Un traguardo condiviso con Ragusa
Nel 2027 anche Ragusa sarà “Città Europea dello Sport”. Un riconoscimento che, come sottolinea la sindaca Toscano, “conferma la Sicilia come terra di sport, energia e bellezza”. Per Erice, la sfida adesso è trasformare il prestigio in sostanza: dare continuità al lavoro, potenziare gli impianti, coinvolgere scuole, associazioni e quartieri.