Gentile Direttore di TP24,
Mi siano consentite alcune riflessioni in merito a quanto pubblicato dal sindaco di Marsala sulle questioni relative alla sicurezza pubblica in città e alle notizie false e tendenziose che il direttore di tp24 scrive sul giornale. Le questioni a mio giudizio configurano due ordini di problemi: il primo riguarda il tema della comunicazione e il rapporto che il primo cittadino intrattiene con la stampa e il secondo la drammatica realtà della sicurezza soprattutto nelle zone del centro dove ormai è diventato un problema circolare serenamente e trascorrere qualche ora in giro con gli amici. Relativamente alla prima questione appare evidente come la comunicazione e più ancora l'informazione istituzionale siano state interpretate e trattate da Grillo alla stregua di un sottogoverno, dove più soggetti senza titolo di merito sono stati e sono pagati con soldi pubblici per raccontare la storia di una città che esiste solo nella fantasia di chi la racconta.
Una Marsala ben diversa dalla città reale che tutti osservano, da residenti o da turisti e di cui più volte si è letto nel vostro giornale e non solo per gli articoli di Giacomo Di Girolamo. In effetti TP24 non è solo un giornale di cronaca, di cultura, di informazione politica e d'inchiesta, ma anche una piattaforma di libero confronto dove anche il semplice cittadino può pubblicare riflessioni che possono interessare la collettività. E che la logica del sottogoverno configuri ad oggi le scelte del sindaco in questo settore lo dimostra il fatto che il comune di Marsala é dotato di un eccellente ufficio stampa con accreditati professionisti dei quali non si capisce più la reale occupazione. Se questa è la logica con cui il sindaco si racconta attraverso i suoi informatori di fiducia é del tutto evidente che la libera informazione, l'indipendenza critica dei professionisti dell'informazione per Grillo rappresentano una pericolosa minaccia che rischia di demolire il fantastico castello di carta costruito ad uso e consumo della sua personale gloria.
Peccato per Grillo che i suoi esperti comunicatori siano un po' come i sarti della fiaba "I vestiti nuovi dell'imperatore" di Hans Cristian Andersen che confezionarono un abito invisibile che tutti i servi e cortigiani dicevano di ammirare e che solo l'innocenza di un bambino permise di svelare che il re era nudo. Personalmente ringrazio chi in questa città ha ancora il coraggio di pensare e di dire in libertà. Se c'è una cosa di cui questa città non ha bisogno sono certamente i servi e i cortigiani. Una stampa libera e indipendente é a garanzia di tutti e va sostenuta anche quando la critica ci colpisce e si fa anche dura. Io personalmente ho terrore di chi si fa servo del potere, perché quello è il primo tra i tanti pronto a tradire.
La seconda delicatissima questione è davvero spinosa. Grillo certamente ha ragione quando afferma che il problema della dilagante violenza nelle piazze e nelle strade cittadine è un fenomeno diffuso e comune ma mi sia consentito dire che questa affermazione del "tanto peggio tanto meglio" non può lasciarci soddisfatti. Il richiamo a situazioni estreme accadute a Monreale e a Palermo non vuol dire che a Marsala non possano accadere. Diciamo pure che un ragazzo non è morto sotto i colpi di un machete per puro miracolo. Eppure nell'ennesimo tentativo di responsabilizzare Giacomo Di Girolamo per l'articolo "allarmistico", il primo cittadino ci conforta e sembra dire: Infine a Marsala non è ancora morto nessuno. Il richiamo alla Lega e a Piantedosi poi sembra più un monito politico che una vera e propria richiesta di aiuto. Intanto dopo aver raccontato le ulteriori meraviglie del suo governo per migliorare la sicurezza, i nostri giovani, gli operatori commerciali, le imprese turistiche, i ristoratori e chiunque si avventuri per il centro continuano ad avere paura.
Ma davvero non ci sono soluzioni possibili e praticabili, non si possono coinvolgere le associazioni di volontariato,gli enti del privato sociale e del terzo settore, gli istituti di vigilanza per costruire una migliore, più efficace e capillare presenza di soggetti che possano scoraggiare gli atteggiamenti da bullo? Il sindaco ha mai siglato un protocollo d'intesa con gli esercenti e addetti alla vendita di birra ed alcolici perche il consumo avvenga all'interno dei locali in modo da evitare l'abbandono di bottiglie in piazza e per le strade che di fatto costituiscono potenziali e pericolose armi? È vero il sindaco ha poteri limitati ma soprattutto in casi come questi appare molto limitata la sua ricerca di soluzioni immediate tese a prevenire il fenomeno.
Eleonora Lo Curto
Commissario Provinciale della Lega