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03/11/2025 07:00:00

Donazioni d’organi, Italia seconda al mondo per trapianti di fegato. Sicilia +37% nel 2024

L’Italia si conferma tra i Paesi leader al mondo nella donazione e nel trapianto di organi, è secondo per numero di trapianti di fegato, dietro soltanto agli Stati Uniti,  settimo per i trapianti di cuore.

A certificarlo sono i dati del Centro nazionale trapianti (Cnt), che per il 2024 parla di un anno record, con 4.642 trapianti realizzati, in aumento del 3,9% rispetto al 2023. Il tasso di donazione nel nostro Paese è stato di 29,5 donatori per milione di abitanti, valore che colloca l’Italia seconda tra i grandi Paesi europei.

 L’Italia, quindi, registra l’aumento più significativo tra i grandi Paesi europei e applica una normativa particolarmente rigorosa che prevede 20 minuti di osservazione prima della dichiarazione di decesso con criteri cardiaci (contro i 5-10 minuti medi negli altri Paesi).  Nonostante i numeri record, restano oltre 8.000 i pazienti italiani in lista d’attesa per un trapianto d’organo.

 

La Sicilia

Il tasso di donazione è cresciuto del 37%, i trapianti realizzati nel 2024 sono stati 341.

Il tasso di opposizione alla donazione in Sicilia è molto elevato: circa 46,8% delle persone ha espresso contrarietà al prelievo degli organi.

Già nei primi 5 mesi del 2025 sono  96 i trapianti eseguiti da   34 donatori. Nel 2024 l’ISMETT di Palermo ha raggiunto i 3000 trapianti, operando dal 1999 sono stati eseguiti 2.400 trapianti da donatore morto e 600 da donatore vivente. Di questi, i trapianti pediatrici sono stati 342. L’ ISMETT è  centro nazionale e internazionale di riferimento, con il 10% dei pazienti provenienti da altre regioni italiane per eseguire un trapianto e il 5% proveniente da altre nazioni.

Nel 2025 la Regione, con decreto, ha rinnovato l’autorizzazione all’attività di trapianto adulto di fegato, rene, pancreas, cuore, polmone, del trapianto combinato di rene-pancreas, fegato-rene, cuore-polmone e cuorerene, e all’attività di trapianto pediatrico di fegato e rene prelevati da donatore cadavere a scopo terapeutico.

 

Cosa accade

Le norme italiane in materia di donazione di organi e tessuti sono tra le più garantiste al mondo: la legge 29 dicembre 1993 n. 578 e il Decreto Ministeriale 11 aprile 2008 n. 136 introducono la netta separazione tra la determinazione della morte e l’eventuale processo di donazione degli organi. Il quadro normativo prevede un’ulteriore tutela: la commissione di medici(neurologo, medico legale e anestesista-rianimatore) che certifica la morte è indipendente da chi ha riscontrato lo stato di morte e diversa dall'équipe che eseguirà il prelievo e il trapianto.

Nel primo caso i medici  per almeno 6 ore accertano la persistenza delle condizioni previste dalle norme (stato di incoscienza, assenza di respiro spontaneo e reattività dei nervi cranici, assenza di attività elettrica cerebrale). Per i bambini al di sotto di un anno la legge impone l’obbligo della prova di flusso cerebrale.

Un’altra caratteristica del nostro sistema è la tracciabilità dell’intero processo di donazione e trapianto: è possibile, infatti, risalire in qualsiasi momento all'organo prelevato e a quello trapiantato attraverso il Sistema informativo trapianti, la banca dati del Ministero della Salute che raccoglie tutti i dati provenienti dagli ospedali e dai centri trapianto. La tracciabilità consente il controllo dell’attività di trapianto.

 

Come donare

 Non è valido il  principio del silenzio-assenso ma bisogna esprimere il  consenso esplicito. In caso di assenza di una dichiarazione espressa in vita, i medici sono tenuti a richiedere il consenso al prelievo di organi a scopo di trapianto ai familiari aventi diritto. In vita si può esprimere la volontà di donare: presso le Aziende sanitarie; gli uffici dell’anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità; compilando il tesserino blu del Ministero della Salute; iscrivendosi all’AIDO. Le dichiarazioni espresse presso le ASP, i Comuni e l’AIDO sono registrate nel Sistema informativo trapianti, la banca dati del Ministero della Salute che consente ai medici, in caso di necessità, di verificare l’esistenza di un volere manifestato in vita.

È possibile cambiare idea sulla donazione in qualsiasi momento; ai fini di un’eventuale donazione fa fede l’ultima dichiarazione di volontà resa in ordine temporale.

 

Il convegno

Il 15 novembre, a Marsala alle ore 17.00, al complesso monumentale San Pietro, il Lions Club Marsala organizza un convegno sulla promozione della donazione.

L’ASP porterà i saluti con la Commissaria Sabrina Pulvirenti, seguiranno interventi  sulla “Morte cerebrale” a cura della dottoressa Tutino, “Accertamento morte cerebrale e prelievo organi” a cura della dottoressa Rodriquez.