La Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Trapani esprime “profonda preoccupazione” per l’approvazione in Parlamento della riforma Nordio sulla Magistratura.
Secondo il PRC, “si tratta di un insieme di norme che ledono l’indipendenza della Magistratura” e la cui “frettolosa approvazione appare vendicativa e punitiva nei confronti dei giudici che hanno fatto il loro lavoro”.
Il partito ricorda inoltre come “tali norme fossero presenti nel Piano di Rinascita di Licio Gelli e della Loggia P2, definito eversivo dalla commissione parlamentare di inchiesta”.
Preoccupa anche, per Rifondazione, l’atteggiamento del ministro Carlo Nordio, che “uscendo dall’aula del Senato ha liquidato le critiche dell’opposizione come una solita litania, affermando di aver già risposto in televisione, dimostrando così il suo disprezzo verso il Parlamento”.
Nel mirino anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per “l’attacco alla Corte dei Conti, colpevole di aver espresso parere negativo sul Ponte sullo Stretto, e definita ‘da riformare’ con toni quasi minacciosi”.
“Si vuole sottomettere al potere esecutivo la Magistratura affinché sia al servizio della politica”, afferma la Federazione del PRC di Trapani, che parla di “un processo di smantellamento della Costituzione nata dalla Resistenza e di destabilizzazione della democrazia”.
Il partito annuncia infine la propria mobilitazione in vista del referendum abrogativo: “Ci batteremo perché il referendum sia una grande battaglia per salvare l’indipendenza dei giudici e la Costituzione stessa. Ci impegniamo sin da ora alla costituzione di Comitati per il NO in ogni comune della provincia di Trapani”.