È diventata definitiva la condanna a dieci mesi di reclusione inflitta al marsalese Massimo Licari, 51 anni, accusato di aver fornito dati falsi o omesso informazioni nella dichiarazione necessaria a ottenere il patrocinio a spese dello Stato, cioè l’assistenza legale gratuita prevista per chi ha un reddito sotto una certa soglia.
La Corte d’appello di Palermo, lo scorso 19 febbraio, aveva confermato integralmente la sentenza di primo grado. Licari aveva quindi presentato ricorso in Cassazione, contestando la decisione.
Ma la Settima sezione penale della Suprema Corte, presidente Ugo Bellini, ha rigettato il ricorso dichiarandolo “inammissibile”. Per l’imputato, oltre alla condanna già stabilita, è scattato l’obbligo di pagare:
- le spese processuali,
- un’ulteriore sanzione di 3 mila euro in favore della Cassa delle ammende.
La falsa dichiarazione al centro del procedimento risale al 29 aprile 2019, quando Licari aveva richiesto l’accesso al gratuito patrocinio in un procedimento penale a suo carico. Con il pronunciamento della Cassazione, la sentenza è ora definitiva.