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16/12/2025 14:12:00

La biodiversità dello Stagnone di Marsala approda su Rai Tre

Mercoledì 17 dicembre Rai Tre dedica alla Sicilia la prima puntata de Il Paese della biodiversità, il nuovo programma di divulgazione scientifica realizzato dal National Biodiversity Future Center (NBFC) in collaborazione con Rai Cultura. Tra i luoghi simbolo scelti per raccontare il patrimonio naturale italiano c’è lo Stagnone di Marsala, una delle lagune costiere più importanti del Mediterraneo, raccontata come esempio di convivenza secolare tra attività umane e biodiversità grazie al sistema delle saline.

A guidare il pubblico in questo viaggio saranno l’ecologo marino del CNR Marco Faimali e il biologo marino Gianluca Sarà, ricercatori NBFC, che mostreranno come in quest’area trovino rifugio numerose specie di pesci di piccola taglia e come lo Stagnone rappresenti una tappa fondamentale per molte specie di uccelli migratori, che qui sostano per nutrirsi e riposarsi prima delle grandi traversate.

Un racconto prezioso, che però rischia di apparire in forte contrasto con ciò che oggi accade realmente sul territorio. Perché lo Stagnone, come Tp24 denuncia da tempo, è sempre più sotto pressione. L’antropizzazione intensiva, l’apertura sconsiderata di locali e stabilimenti con musica fino a tarda notte, l’accumulo di rifiuti, l’uso non regolamentato del kitesurf, la pesca abusiva e l’abusivismo edilizio stanno progressivamente compromettendo l’equilibrio fragile di questo ecosistema unico.

Il programma racconta uno Stagnone che resiste, ma la realtà quotidiana è quella di un’area spesso lasciata senza controlli adeguati, dove il turismo mordi e fuggi e il divertimento notturno rischiano di prevalere sulla tutela ambientale. Un paradosso evidente: mentre la scienza lo indica come laboratorio naturale di biodiversità, sul campo si continua a tollerare uno sfruttamento che ne erode lentamente il valore.

 

Il viaggio siciliano de Il Paese della biodiversità prosegue poi dal porto di Terrasini, dove la ricercatrice NBFC Maria Cristina Mangano racconta l’esperienza di un peschereccio trasformato in nave oceanografica, esempio virtuoso di collaborazione tra scienza e pesca. La puntata si conclude all’Isola delle Femmine, altro scrigno naturale di straordinaria importanza.

Il programma, condotto dalla giornalista Marita Langella insieme ai ricercatori NBFC, fa parte di un ciclo di sei puntate in onda su Rai Tre alle 15.25, nate per raccontare la biodiversità “fuori stagione” e “fuori luogo”: non solo nei parchi, ma anche nei territori vissuti quotidianamente dalle comunità.

 

Raccontare lo Stagnone in tv è un’occasione importante. Ma rischia di restare un esercizio retorico se alla narrazione scientifica non seguiranno scelte politiche e amministrative concrete. Perché la biodiversità, come ricordano gli stessi ricercatori NBFC, non è un costo ma un investimento. E lo Stagnone di Marsala, se non protetto davvero, rischia di diventare l’ennesimo patrimonio celebrato mentre si consuma sotto gli occhi di tutti.