Racket delle estorsioni di nuovo in azione a Palermo
Racket delle estorsioni di nuovo in azione a Palermo.
La nuova frontiera nella lotta a Cosa nostra e' l'aggressione ai patrimoni dei boss.
Racket delle estorsioni di nuovo in azione a Palermo.
I carabinieri e la Dia stanno eseguendo a Messina e provincia ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 indagati accusati a vario titolo di associazione mafiosa,estorsioni,porto e abusivo di armi,intestazione fittizia di beni e altri reati, tutti aggravati dalla modalita' mafiosa.
l nucleo scorte dei carabinieri ha elevato i controlli di scurezza per uno dei pubblici ministeri della Procura di Palermo titolare di delicate indagini sulla mafia, la politica, le trattative nella stagione delle stragi del '92-'93.
Il sostituto procuratore ha chiesto nel corso dell'ultime udienza in Corte d'Appello, a Palermo, la conferma di tutte le condanne inflitte in primo grado è stata chiesta, per i sei marsalesi arrestati il 3 luglio 2009 nell'operazione antimafia «Raia».
Desta imbarazzo e sconforto il fatto che a distanza di quasi due anni dall’arresto del super boss Domenico Raccuglia l’amministrazione comunale di Calatafimi Segesta non abbia ancora portato in Consiglio Comunale la proposta di delibera per il
"Inserire la sofisticazione tra i reati riconducibili alla mafia, incrementare i mercati dei produttori agricoli e le cooperative che sorgono sui terreni confiscati e mettere in campo un maggiore coordinamento di magistrature e forze di polizia".
Raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini per l’inchiesta che a Palermo lo vede al centro dell’attenzione dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia per un possibile suo concorso esterno in Cosa nostra, il Senatore del Pdl Antonio D’Alì affida ai legati un laconico...
Un avviso di conclusione di indagini è stato notificato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ad Antonio D'Alì, senatore trapanese del Pdl e Presidente della Commissione Ambiente e Territorio al Senato. Si tratta sempre della stessa inchiesta giudiziaria, quella che vede il parlamentare...
Da diverso tempo la Casa Circondariale di Alba, nata nel 1987, ha fatto richiesta di titolazione del Carcere a Giuseppe Montalto.
C’è anche un oleificio tra i beni sequestrati, per un valore complessivo di un milione e 100 mila euro, dalla Direzione investigativa antimafia, a due imprenditori entrambi detenuti per mafia.
“Si chiedono passi indietro alla magistratura, ma vanno fatti passi avanti”:
Il tribunale dell'Aquila ha disposto la confisca delle quote della società Albadoro srl nella quale secondo l'accusa della procura nazionale antimafia é nascosto uno dei tesori di Ciancimino senior.
Appena chiusa la primavera dei libri, sta subito per iniziare un’estate importante per la cultura italiana, incentrata in particolare su due eventi letterari che si terranno lì dove risvegliare le coscienze attraverso i libri può essere un’azione rischiosa, a volte sovversiva.
L'ultima "verità" di Massimo Ciancimino è scritta in un pizzino di 23 righe che il "superteste" della trattativa tra Stato e mafia, sulla cui credibilità pesano come un macigno le accuse di calunnia all'ex capo della polizia Gianni De Gennaro e la detenzione di esplosivo, nascondeva in un...