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12/05/2022 06:00:00

Marsala: il Commerciale non si trasferisce, l'Agrario rimane ancora senza aule e senza palestra

 Ad un mese dalla chiusura dell’anno scolastico due scuole superiori marsalesi non vivono momenti sereni. Si tratta dell’Itet "Garibaldi" e dell’Istituto "Abele Damiani". 

Il commerciale era in procinto di trasferirsi all’ex tribunale di Marsala, almeno, così doveva essere, fino a qualche settimana fa, visto che, dopo anni di contestazioni e di richiesta per questo trasferimento, il Comune di Marsala e il Libero Consorzio avevano sottoscritto un accordo che doveva porterà il Commerciale a lasciare via Trapani e via Fici per trasferirsi nell’ex Tribunale. In via Fici dovevano trasferirsi gli uffici tecnici del Comune.

Qualche settimana fa lo stop al trasferimento, con l’ex provincia che ha inviato una nota al Comune sui risultati della verifica di vulnerabilità sismica dell’immobile dell’ex Tribunale di Marsala, comunicando che - "tenuto conto degli elevati costi connessi all’adeguamento della struttura - il Consorzio non era più interessato all’utilizzo di tale immobile per uso scolastico". Due anni di tempo e soldi pubblici, 80.000 euro di studio di vulnerabilità, spesi inutilmente. E bisogna sempre ricordare che, con i soldi spesi per pagare ogni anno l’edificio che ospita il commerciale, si sarebbe potuta costruire, più di una scuola nuova.

Ma come dicevamo lo stop al trasferimento al commerciale coinvolge l’Istituto Agrario e la Facoltà di Enologia, il Commissario Straordinario Cerami ha comunicato che intende spostare l’Itet presso i locali che attualmente ospitano la Facoltà di Enologia di Marsala, chiedendo al Comune di trovare un immobile alternativo per il corso di Enologia.

Della vicenda del mancato trasferimento del Commerciale all’ex Tribunale e dell’ipotesi del trasferimento nei locali dell’Università che si trovano attigui all’Agrario ne abbiamo parlato con il professore Ugo Piccione che insegna all’Abele Damiani che ci ha detto che la decisione del Libero Consorzio appare come una beffa.

Ugo Piccione: "Un anno fa nel maggio del 2021, l’ex consorzio comunale di Trapani ha dichiarato inagibili 16 aule del nostro istituto con annessa aula magna. Noi per l’anno attualmente in corso abbiamo chiesto di indicarci dove poter svolgere l’attività didattica. Il Libero Consorzio ci ha fatto diverse proposte. Da qualche anno abbiamo chiesto l’utilizzo dei locali dell’università attigui al corpo centrale del nostro istituto. Ci è stato detto che non era possibile per via di una convenzione, un comodato d’uso gratuito con l’Università. Noi in questo anno scolastico abbiamo vissuto situazionI di disagio. Abbiamo utilizzato laboratori per noi fondamentali, abbiamo utilizzato spogliatoi della palestra che dopo tre anni non è fruibile, abbiamo utilizzato i locali del convitto, locali la cui destinazione d’uso è quella di far dormire i ragazzi. Non si è tenuto conto dell’emergenza Covid e non si è tenuto conto del numero delle persone presenti in questi locali. Quando noi abbiamo chiesto di utilizzare i locali dell’Università ci hanno detto che questa possibilità non c’era, tanto è vero che abbiamo utilizzato i locali di via Selinunte per due anni. Adesso, come una beffa, si è detto che i locali dell’Università si possono dare al Commerciale che ha problemi. Una situazione assurda, perché non si tiene conto delle nostre difficoltà che viviamo da parecchi anni. Siamo senza riscaldamento da cinque anni, non possiamo utilizzare la palestra nonostante i lavori fatti dal Libero Consorzio, subito dopo un acquazzone e a lavori conclusi si è messo a piovere dentro. Il problema ora si pone anche per l’anno prossimo. Nei locali del convitto avremo altri 15 convittori che provengono da Pantelleria, Salaparuta, Santa Ninfa, ecc. e per i quali abbiamo deciso di utilizzare l’apertura anche il sabato e la domenica, quindi quei locali attualmente utilizzati per l’attività didattica non potremo più utilizzarli per fare lezione. La procedura più logica, in un Paese normale, sarebbe stata quella di darceli a noi, visto che i locali sono attigui al corpo centrale e al convitto, non si capisce perché bisogna darli ad un altro istituto. Noi non vogliamo fare la guerra tra istituti.

Il rischio è che sui pasticci che fanno le istituzioni alla fine ci si fa la guerra tra i poveri, e possono nascere dei dissidi tra l’Agrario e il Commerciale, anche se in questo caso siete tutti sulla stessa barca.

Piccione: Sì, tra l’altro volevo ricordare che noi abbiamo un contenzioso con il Libero Consorzio. Noi abbiamo incaricato un docente universitario di fare una perizia sulle aule dichiarate a rischio sismico e il docente ha dichiarato sotto la sua responsabilità che quelle aule non sono a rischio sismico, l’unica parte che è a rischio è l’aula magna, che con una spesa di 30mila euro, potrebbe essere perfettamente riparata. In un Paese normale, mi sarei aspettato che il proprietario del locale, di fronte a due perizie completamente opposte nominasse un terzo perito per dire chi è che ha ragione con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio di questi ragazzi. Abbiamo 900 studenti, c’è da ammirarli perché quest’anno non hanno fatto una protesta capendo che non era una colpa nostra e si sono adeguati alla situazione. L’anno prossimo non possiamo continuare in questa condizione, se non ci danno le 16 aule libere, almeno dateci i locali dell’Università visto che ora c’è la disponibilità.