Bambino mangia pezzi di vetro alla mensa scolastica: la denuncia della madre, la replica di Marsala Schola
13,00 - Dopo le preoccupazioni sollevate dalla madre di un bambino che avrebbe ingerito frammenti di vetro durante il pranzo nella mensa scolastica di una scuola dell’infanzia a Marsala, arriva la replica di Marsala Schola, l’ente che gestisce il servizio mensa nel Comune. Secondo l’istituzione, non ci sarebbe stata alcuna effettiva ingestione di vetro, ma un allarme scattato solo dopo aver scoperto che il barattolo di omogeneizzato si era rotto.
Marsala Schola: "Monitorata la salute del bambino, nessuna traccia di vetro"
L’ente ha dichiarato di essere stato immediatamente informato dell’accaduto dal personale scolastico e di aver monitorato lo stato di salute del bambino attraverso il contatto costante tra le insegnanti e la famiglia. Dopo aver ricevuto la relazione firmata dalle insegnanti e dagli assistenti igienico-personali, Marsala Schola ha richiesto una dettagliata relazione alla ditta Serenissima Spa, appaltatrice del servizio mensa, che però non ha ancora fornito una risposta ufficiale.
Le prime verifiche: “Nessun vetro visibile nel piatto”
Parallelamente, è stata avviata un’indagine interna con il proprio personale presente durante l’episodio. Dalla prima ricostruzione, emerge che l’allarme sarebbe scattato solo dopo aver trovato il barattolo rotto dell’omogeneizzato, mentre l’assistente igienico-personale che somministrava il cibo non avrebbe riscontrato la presenza di vetro nel piatto. Inoltre, il bambino non avrebbe manifestato alcun disagio nel masticare o ingerire il cibo.
Gli esami medici e le verifiche in corso
Come confermato dalla stessa famiglia, gli esami effettuati all’ospedale di Marsala non hanno rilevato la presenza di corpi estranei nello stomaco del bambino, e fortunatamente l’episodio si è risolto senza conseguenze. Tuttavia, Marsala Schola assicura che l’indagine verrà completata sia internamente che presso la ditta appaltatrice, per chiarire eventuali responsabilità e, soprattutto, per prevenire il ripetersi di simili episodi.
“Vogliamo garantire la sicurezza e la qualità del servizio mensa, motivo per cui continueremo ad approfondire quanto accaduto”, conclude il presidente Sergio Bellafiore.
11,00 - Un episodio grave si è verificato nei giorni scorsi in una scuola dell’infanzia della periferia di Marsala, dove un bambino autistico ha ingerito accidentalmente pezzetti di vetro contenuti nel suo pasto servito alla mensa scolastica. A denunciare il fatto è stata la madre del piccolo, un’insegnante che ha raccontato la vicenda a Itaca Notizie.
La ricostruzione dei fatti
Il bambino, che chiameremo “Paolo” per tutelarne l’identità, è affetto da sindrome autistica non verbale e, oltre agli insegnanti, è assistito anche da altre figure professionali come l’Asacom, l’insegnante di sostegno e l’assistente igienico-sanitario. Quel giorno, il piccolo stava consumando un pasto differenziato, composto da pasta con omogeneizzato, quando il personale che lo assiste si è accorto che nel cibo c’erano piccoli frammenti di vetro.
La madre è stata immediatamente avvisata dalla scuola e si è recata sul posto, dove ha appreso che il contenitore dell’omogeneizzato, inizialmente dichiarato integro, in realtà era caduto e si era rotto prima di essere servito al bambino.
L'intervento medico
Preoccupata per la salute del figlio, la famiglia ha portato il piccolo al Pronto Soccorso di Marsala, dove è stato sottoposto a controlli urgenti. I sanitari hanno dato la precedenza al caso e, dopo un’indagine medica e un consulto con lo specialista dell’ospedale di Trapani, hanno escluso la presenza di frammenti nello stomaco del bambino.
“I medici sono stati scrupolosi e voglio ringraziare il personale sanitario e la scuola per la tempestiva segnalazione – ha dichiarato la madre – ma episodi del genere non devono accadere in una mensa scolastica. Stiamo valutando provvedimenti legali per tutelare nostro figlio e gli altri bambini”.
Le azioni legali
L’avvocato Walter Renda, legale della famiglia, ha annunciato che sarà immediatamente avviata un'azione per omessa custodia nei confronti dell’istituto scolastico e di Marsala Schola, l’ente che gestisce il servizio mensa. “Stiamo anche valutando eventuali azioni penali, perché simili negligenze non possono essere tollerate”, ha dichiarato il legale.
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