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01/07/2025 06:00:00

 Una enorme colata di cemento al Parco di Salinella. Ma i lavori non necessitano di una VIA

Una enorme colata di cemento armato: è questo che si vede per ora al Parco di Salinella, dove sono iniziati i tanto attesi lavori di riqualificazione annunciati dal sindaco Grillo da oltre tre anni, e che finalmente qualche settimana fa sono partiti. Certo, così tanto cemento armato in un parco — anche se definito “urbano” — non è proprio il massimo. Ma ci chiediamo: visto che la struttura del teatro da 800 posti sarà poi in legno, quanto durerà, considerata la distanza di appena un centinaio di metri dal mare? E come mai per questi lavori, che il sindaco ritiene i più importanti della sua amministrazione, non si è svolto nessuno incontro propedeutico con i cittadini, come fatto per altri progetti, anche se ogni volta gli incontri sono avvenuti a cose già fatte. Qui perché nessun confronto?

Altra cosa che risalta sulla natura di questi lavori a Salinella è che, nonostante la vicinanza con l’antico porto di Lilibeo, e un itinerario subacqueo e con un sito — quello di Punta d’Alga — dove diverse specie di volatili vengono a nidificare, per il progetto in questione non è stato necessario procedere a una VIA, Valutazione di Impatto Ambientale.

Dubbi che ci poniamo, e che nelle settimane scorse si è posto anche il Circolo di Legambiente Marsala Petrosino, che aveva presentato una diffida al prosieguo dei lavori.

Bisogna subito dire che questi lavori, finanziati con i fondi del PNRR, sono gestiti dalla Soprintendenza Speciale per il PNRR, un ufficio straordinario di livello dirigenziale generale del Ministero della Cultura, istituito per assicurare la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che interessano il patrimonio culturale e il paesaggio.

Lavori annunciati da anni dal sindaco di Marsala

 Maggio 2022, agosto 2023, maggio 2024. Sono queste le tre date che scandiscono gli annunci del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, sulla riqualificazione del Parco Salinella. La prima volta, ormai quasi tre anni fa, si parlava di un investimento per trasformare l’area degradata in uno spazio moderno e vivibile. I lavori sono stati inaugurati qualche settimana fa con tanto di ospite istituzionale: il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, protagonista — tra l’altro — in questi giorni dell’inchiesta sulla corruzione all’ARS e al Governo della Regione Siciliana, che vede coinvolta anche l’assessora Elvira Amata.

I lavori, come dicevamo, sono stati inaugurati alla presenza di Galvagno lo scorso 12 giugno. Nel cartello ufficiale a Salinella è riportata una data di consegna al 28 febbraio 2025 e una data prevista di fine lavori al 31 marzo 2026. Insomma, a poche settimane dalle elezioni amministrative per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale di Marsala.

Ecco cosa prevede il piano di riqualificazione

Il piano di riqualificazione del Parco Salinella prevede un investimento, come detto, di 8 milioni di euro finanziati attraverso i fondi del PNRR, per ridare decoro e funzionalità a un’area attualmente degradata. Il progetto si estende oltre il parco, coinvolgendo anche il quartiere Sappusi e inserendosi in un più ampio programma di rigenerazione urbana che interessa anche via Istria e Amabilina. Uno degli elementi chiave del piano è la creazione di un teatro all’aperto da 800 posti, pensato per eventi culturali ed economici, con servizi annessi quali bar caffetteria, biglietteria, sala prove, depositi, spogliatoi e servizi igienici. Il teatro dovrebbe essere gestito da privati.

Perché non è necessaria la VIA

Nella controdeduzione trasmessa da Arcotech Engineering in risposta alla richiesta di diffida presentata da Legambiente Marsala Petrosino in merito al progetto di rigenerazione urbana del Parco della Salinella di Marsala, si spiega perché l’intervento non è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Il progetto riguarda il completamento e la riqualificazione di un’area già destinata a parco, con opere visibili e preesistenti, e non comporta trasformazioni tali da rientrare tra quelle previste dal D.lgs. 152/2006 e s.m.i. all’allegato 3, né si sviluppa su una superficie superiore ai 10 ettari, soglia oltre la quale la normativa prevede la verifica di assoggettabilità.

Inoltre, l’area interessata non ricade in zone protette quali SIC, ZPS, Natura 2000 o Riserve Naturali e, sebbene sottoposta a vincolo paesaggistico, ha già ricevuto parere favorevole (con prescrizioni) da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani.

Non si tratta neanche di un “parco tematico”, come definito dalla normativa, in quanto privo delle caratteristiche attrattive e infrastrutturali tipiche di tale categoria.  La superficie di intervento è stata determinata sulla base della tavola progettuale ufficiale e non su rappresentazioni cartografiche generali.

Lo stesso progettista, l’ing. Pietro Vella, rappresentante legale della società incaricata della redazione del progetto esecutivo, precisa che il progetto è stato approvato con tutti i pareri necessari ed è conforme al PFTE approvato secondo le norme vigenti. Anche lo studio di prefattibilità ambientale allegato al PFTE conclude inequivocabilmente che l’intervento non rientra tra quelli soggetti a verifica di assoggettabilità a VIA, ribadendo l’assenza di impatti significativi su habitat o specie protette.

 

 

 

 La posizione di Legambiente

Sulla realizzazione dei lavori a Salinella, abbiamo chiesto cosa ne pensa Legambiente e cosa, in effetti, ha già fatto come Circolo Marsala Petrosino. Ne abbiamo parlato con il presidente Giuseppe Marino: “Riguardo al progetto del Parco di Salinella, abbiamo prima fatto una nota sulla tipologia del progetto, che non ci convinceva. Dopodiché siamo stati convocati dall’amministrazione e abbiamo appurato che è stata ridimensionata la tipologia di intervento che era prevista nel progetto: in realtà molte di quelle attività che noi ritenevamo fortemente impattanti sul territorio non sono previste.

Noi abbiamo sottolineato la necessità di difendere la zona di Punta d’Alga che, anche se non tutelata da nessun vincolo paesaggistico, è di fatto un’oasi naturale, che va difesa in quanto zona di nidificazione di parecchia avifauna.

Abbiamo chiesto e stiamo lavorando con le imprese e con il direttore dei lavori affinché, nella fase di realizzazione della piantumazione arborea, ci sia una particolare attenzione a un sistema di difesa dell’area di Punta d’Alga, a livello di insonorizzazione e protezione sonora, in quanto l’utilizzazione di questo anfiteatro potrà avere un impatto su quell’area.

Stiamo cercando, fianco a fianco con le ditte e il direttore dei lavori, di fare in modo che ci sia un progetto di piantumazione con l’utilizzo di un tecnico paesaggista, affinché si realizzi questo tipo di protezione per quella zona, che riteniamo debba essere soggetta, in una fase successiva, a vincoli paesaggistici importanti.”