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11/07/2025 06:00:00

Bollette, accuse e colpi di scena: Tranchida e Antonini in un reality tutto trapanese

Chi non conosce la verità è uno sciocco, chi la conosce e la nega è un delinquente della verità”. Con questa frase il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida ha aperto una conferenza stampa, quella di ieri, 10 Luglio (qui il racconto su Tp24) che doveva essere all’arma bianca e che invece si è trasformata in una lunga difesa tra atti, cronologie e colpi a distanza con Valerio Antonini. L’imprenditore romano ha risposto poche ore dopo con una controreplica di meno di un'ora: “Smontiamo punto per punto tutte le menzogne. La verità trionferà”.

Il primo fronte è il climatizzatore del Palailio. Tranchida è netto è netto: il Comune non deve installare l’aria condizionata

La convenzione parla chiaro, manutenzione ordinaria e straordinaria tocca al concessionario. Non possiamo accollarci un impianto da un milione e mezzo e costi di gestione da 100mila euro al mese”. 

Il primo cittadino ha, però, annunciato la partecipazione a un bando regionale da sei milioni per l’efficientamento energetico del Palailio. 

Dal canto suo, Antonini contrattacca a muso duro e tira in ballo l'assessore allo sport:

 “Barbara mi ha garantito per mesi che l’impianto spettava al Comune. Ho audio che lo provano. E ora stanno partecipando a un bando? Bene, ma che non si faccia finta di nulla”

E poi il nodo bollette. Tranchida sostiene di aver chiesto già a febbraio la voltura delle utenze e l’installazione di un contatore separato, Antonini di non aver ricevuto nulla.

 “Abbiamo sollecitato anche a maggio. Nessuna risposta - assicura il sindaco - Ora ci accusano di frode? Gli atti andranno in Procura”. 

Antonini non ci sta e rilancia a muso duro e accusa il Comune di aver richiesto cifre gonfiate. E ribatte con un retroscena che agita la giunta:: 

Barbara mi ha chiamato mercoledì sera per scusarsi. La cifra reale è meno della metà di quella richiesta. Ha anche detto di essere arrabbiato con i tecnici che hanno sbagliato i conteggi. Altro che frode da parte mia”. 

Ma Tranchida, interpellato, taglia corto: “Eventuali dichiarazioni personali di Barbara non rappresentano la posizione dell’Amministrazione”. 

Sul fronte della Cittadella dello Sport, il sindaco ribadisce che l’area ex aeroporto di Milo è demanio militare. “Antonini lo sapeva già a novembre. È andato a Roma, ha avuto rassicurazioni, ma ora non può dire di essere stato ingannato. Non è corretto che i trapanesi paghino acqua e luce per impianti concessi a privati”. 

Antonini accusa l’amministrazione di aver cambiato atteggiamento e aver creato ostacoli e tira in ballo anche il ministro alla Difesa, Guido Crosetto: 

Tranchida ha detto che avrei citato Crosetto come fonte di informazioni sul Demanio. Falso. Lui ha cercato di mascariare i fatti, ma la verità verrà fuori”. 

Intanto Antonini lancia una provocazione diventata operazione di merchandising: un nuovo brand con magliette e cappelli “Valerio Antoni by GT”, con la foto di un abbraccio con Tranchida. “Le venderemo per beneficenza. Il ricavato andrà a chi a Trapani ha bisogno, visto che il Comune spende per consiglieri e dimentica i cittadini”. 

Ma la partita non è solo personale, è politica. 

Antonini prepara il lancio del suo movimento per settembre: “Sto lavorando al primo comizio. Serve un nuovo percorso per Trapani”. Tranchida avverte: “Chi scende in politica per tutelare i propri interessi ha un sapore antico. Io vado avanti per legalità e trasparenza”. E su eventuali querele precisa: “Se pensa di essere stato frodato, si rivolga alla magistratura. Se invece sono calunnie, valuteremo danni d’immagine per la città”. 

La frattura tra Tranchida e Antonini ha anche un risvolto amministrativo e istituzionale. Tranchida ricorda che la gestione delle utenze, i conteggi e la riqualificazione sono compiti dei dirigenti e non del sindaco. Un richiamo alla legge Bassanini, che separa l’indirizzo politico dalla gestione tecnica. Ma la percezione pubblica resta delicata: un conflitto tra Comune e uno dei maggiori investitori della città rischia di minare la credibilità dell’ente. Accusare l'amministrazione di andare contro gli imprenditori, potrebbe avere ripercussioni negative e dissuadere chi sul territorio vuole investire.

E mentre Trapani-Birgi, unico aeroporto militare con traffico civile, resta esposto alla geopolitica, Tranchida rilancia l’interporto come unica infrastruttura strategica per garantire logistica e sviluppo senza i vincoli militari. Bypassando così il pericolo di chiusura dell'aeroporto civile, come accadde durante le operazioni in Libia.

La città intanto si divide. Da un lato Antonini, visto da molti come il salvatore dello sport e dell’economia locale. Dall’altro Tranchida, che difende Palazzo d’Alì e denuncia “attacchi strumentali”. Ma la guerra di nervi è appena iniziata e potrebbe lasciare macerie politiche.
 



Cronaca | 2025-12-11 09:08:00
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