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14/07/2025 06:00:00

Trapani, autobotte comunale sotto accusa: esposto del comitato, il Comune annuncia querela

La gestione dell’autobotte comunale per il rifornimento idrico finisce in un braccio di ferro legale tra il Comune di Trapani e il comitato cittadino “L’acqua è un diritto di tutti”. Il comitato ha presentato un’integrazione all’esposto già inviato ai Carabinieri due mesi fa, denunciando una gestione che definisce “poco trasparente”.

La contestazione principale riguarda un episodio del 17 aprile: proprio il giorno in cui l’amministrazione rispondeva al reclamo di un residente del centro storico, l’autobotte veniva inviata a una nota pizzeria nella stessa zona. Per il comitato, quel giorno è la prova di una gestione “opaca”, perché al cittadino, nonostante ripetute segnalazioni attraverso lo Sportello Unico del Consumatore, non era stato garantito alcun rifornimento sostitutivo.

Dall’accesso agli atti ottenuto solo dopo ripetuti solleciti, con PEC inviate anche in copia a Prefettura e Carabinieri, il comitato ha ricostruito le forniture di acqua tramite autobotte: tra gennaio e giugno 2025, il 28,5% dei viaggi risulta destinato a una sola utenza commerciale, mentre altre forniture sono state ripetutamente garantite a pochi soggetti privati. «Questa integrazione serve a fare chiarezza e a garantire trasparenza nella gestione di un bene essenziale», spiega il presidente Luca Scichitano.

Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione, che ha affidato la replica a una dichiarazione congiunta del sindaco Giacomo Tranchida e dell’assessore al Servizio Idrico Vincenzo Guaiana:

In merito alle affermazioni diffuse dal comitato sulla gestione e la distribuzione delle autobotti, l’amministrazione respinge con fermezza ogni accusa, ritenendole lesive dell’onorabilità degli uffici preposti e dell’operato dell’ente. Si procederà a tutelarci nelle sedi opportune, riservandoci ogni azione legale contro chi continua a diffondere notizie infondate e tendenziose. Ogni consegna delle autobotti avviene esclusivamente su richiesta degli utenti all’Ufficio Idrico comunale, che verifica preventivamente la reale indisponibilità del servizio idrico nella zona interessata. Le consegne non sono arbitrarie né discrezionali, ma motivate da condizioni effettive che rendono necessario un servizio sostitutivo compatibile con i sistemi di accumulo presenti: cisterne, serbatoi o analoghi impianti.

 

L’assessore Guaiana aggiunge ulteriori spiegazioni sulle modalità operative e sul contesto: «A differenza di altri comuni della provincia che affrontano turni di dieci giorni, Trapani riesce a garantire la distribuzione dell’acqua un giorno sì e uno no, salvo rare eccezioni. Gli interventi delle autobotti vengono effettuati solo quando tecnicamente possibile: possiamo rifornire chi dispone di cisterne o di impianti idonei, ma non è previsto un servizio porta a porta per chi non ha sistemi compatibili. Gli autisti del servizio non agiscono di propria iniziativa: ogni fornitura avviene su segnalazione, verificata dagli uffici competenti».

Guaiana sottolinea che l’amministrazione, dopo l’incontro con il comitato in Prefettura, ha deciso di aggiornare la carta dei servizi entro l’anno per migliorare la trasparenza, mentre la turnazione idrica viene già pubblicata regolarmente sul sito istituzionale. «Le autobotti non sono infinite e il servizio sostitutivo è un supporto emergenziale, non un’alternativa stabile alla rete idrica. È falso che vi siano favoritismi: il Comune serve i cittadini senza distinzioni politiche o personali».

Il braccio di ferro è quindi destinato a proseguire nelle sedi legali. Da un lato il comitato ribadisce di agire «solo per trasparenza e diritti dei cittadini», dall’altro l’amministrazione annuncia di essere pronta a una controquerela per difendere l’operato degli uffici comunali.