Erano circa 1200 (secondo la polizia) le persone questa mattina davanti a Palazzo D’Alì per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Una manifestazione spontanea, convocata dal leader di Futuro e presidente delle squadre di calcio e basket granata, Valerio Antonini, che ha parlato per oltre venti minuti intercettando malumori e lamentele diffuse in città.
“Oggi si parte, dobbiamo portare alle dimissioni Tranchida per andare al voto a Trapani – ha scandito Antonini – e poi farlo anche a Erice per avere una unica città metropolitana unendo Misiliscemi perché non può essere che l'aeroporto di Trapani sia in un altro Comune”. Il suo intervento ha toccato l problemi quotidiani dei trapanesi, lanciando un appello anche a Mimmo Turano affinché i suoi 3 consiglieri, al momento in maggioranza, stacchino la spina e passino all'opposizione.
Antonini si è soffermato sui disservizi quotidiani: dal cimitero al verde pubblico, fino alle criticità della macchina amministrativa. Durante il suo comizio ha lasciato spazio anche ai cittadini e rappresentanti di comitati. Dal portavoce del movimento “L’acqua è un diritto di tutti”, a uno studente, di Ballata, del liceo scientifico Fardella il quale, con le lacrime agli occhi, ha denunciato le pessime condizioni della scuola e la prospettiva di dover lasciare Trapani per studiare altrove.
Sul palco, uno dei maxi vasi tra il Comune e la Questura, è intervenuta anche Antonella Granello, che ha puntato sul tema sociale e sulla polemica degli assistenti ai disabili dimezzati: “Mi sono vergognata, non si taglia ai più fragili”. A sostegno delle sue parole, la testimonianza di una madre il cui figlio rischia di rimanere senza supporto, e quella di Giosy Cataldo, presidente regionale dell’ACA, l'associazione di operatori e famiglie per studenti disabili di ogni ordine e grado, che ha annunciato il ricorso contro il Distretto 50 Trapani per inosservanza alle direttive regionali , e di diversi disabili che hanno raccontato le difficoltà quotidiane, anche nei semplici spostamenti.
A chiudere gli interventi politici Tore Fileccia, consigliere comunale di Futuro. "I bambini non si toccano - sono le parole di Fileccia - mio figlio è uno di quei bambini che subirà le conseguenze di queste nuove direttive sui disabili. E tutto per mancanza di fondi". In prima fila accanto a Fileccia, i consiglieri di opposizione: Maurizio Miceli di Fratelli d’Italia, Peppe Guaiana di Amo Trapani e altri esponenti critici verso l’amministrazione. “Il sindaco Tranchida non si dimetterà – ha detto Miceli –. Bisogna puntare alla legittimità del suo mandato" facendo riferimento alle rielezioni dell'ex assessore Barbara in merito ai presunti brogli avvenuti la notte delle elezioni amministrative del 2023. "Ho fiducia nella Procura: questo Comune deve essere commissariato e si deve tornare a votare” ha concluso Miceli.