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17/10/2025 14:00:00

Inclusione scolastica, l'Anffas: "Il PEI è valido anche senza l'UVM"

Inclusione scolastica, l’associazione chiarisce: “Il PEI è valido anche senza l’UVM”

L’Anffas l'associazione delle famiglie con persone con disabilità interviene per fare chiarezza sul tema delicato dell'assistenza alla Comunicazione e nello specifico al PEI, i Piani Educativi Individualizzati per studenti con disabilità.

 

In una nota, a firma del presidente Basilio Calabrase,  l’associazione spiega che la connessione con le Unità Valutative Multidisciplinari (UVM) si attiva solo quando la famiglia del minore con disabilità – o l’amministratore di sostegno – presenta una richiesta formale all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza, come previsto dall’articolo 14 della legge 328 del 2000.

 

"Una volta ricevuta l’istanza, gli uffici comunali devono concordare con l’ASP competente la convocazione dell’UVM - spiega la nota  -alla quale partecipa anche l’insegnante di sostegno. In questa sede viene elaborato il Progetto di Vita del minore, che include anche il verbale PEI. La commissione assegna poi la vigilanza e l’attuazione del progetto a un “case manager”, un tecnico dei Servizi Sociali del Comune che segue il percorso".

 

L’associazione precisa inoltre che, se la famiglia non presenta l’istanza per il Progetto di Vita, il PEI approvato dal GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) resta comunque valido, esecutivo e immediatamente esigibile, indipendentemente dall’intervento dell’UVM. In questo caso, la responsabilità della vigilanza e dell’attuazione spetta ai dirigenti scolastici.

 

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Inclusione scolastica e Asacom: il PD chiede più tutele per alunni e famiglie - Il Partito Democratico di Trapani ribadisce il proprio impegno a difesa del diritto all’inclusione scolastica, chiedendo certezze per studenti, famiglie e operatori dell’assistenza alla comunicazione e all’autonomia (Asacom).

“Ogni alunno ha diritto a una scuola che accoglie e valorizza le differenze – si legge in una nota del PD – e ogni famiglia deve sentirsi sostenuta dalle istituzioni, non lasciata sola.”

I dem denunciano il continuo “scaricabarile” tra Governo regionale e nazionale sulla gestione del servizio Asacom, definito “essenziale per l’inclusione degli alunni con disabilità” e non un costo da comprimere.

Soddisfazione invece per l’emendamento presentato dal gruppo PD all’Ars – sostenuto anche dalle altre opposizioni – che ha portato a un aumento del fondo Asacom per i Comuni. “Un segnale concreto – sottolineano – di come la politica possa lavorare per i più fragili.”

Il partito chiede però una normativa regionale chiara e stabile, che definisca risorse e standard minimi uguali in tutta la Sicilia. Oggi, denunciano i democratici, “i Comuni sono lasciati soli, senza strumenti e certezze, mentre a pagare il prezzo sono gli alunni con disabilità, le loro famiglie e i lavoratori del settore.”

Il PD trapanese sollecita quindi un modello di gestione stabile, equo e coordinato, che coinvolga Regione, Comuni, Asp, scuole, famiglie e associazioni. “Inclusione significa visione politica, non gestione dell’emergenza – conclude la nota –. Serve un sistema che garantisca continuità e uguaglianza territoriale, nel rispetto dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU.”